BENITO III
Corsi 15, vinti 5
anno di nascita: 1977
morto il 13 luglio 1992
E’ stato uno dei grandi re della Piazza, ma a differenza di molti altri, Benito può vantarsi di aver vinto due volte scosso, di esser stato nominato il miglior cavallo del decennio 1980-'89 e di essere stato al centro di molte strategie paliesche. E’ stato al centro
di "misteriose" aggressioni in stalla, che fecero scattare in sede locale i
titoloni di apertura a caratteri
cubitali dei giornali e l'avvio di indagini giudiziarie, fino a raggiungere una posizione stucchevole che non ne offuscò comunque la fama.
Perfetto interprete del tufo, come le splendide immagini dell’agosto 1989 fanno ricordare a
tutti, Benito maturò progressivamente, come tutti i big che ebbero la pretesa di essere considerati tali in
Piazza. Il suo arrivo sul tufo fu bagnato subito dalle polemiche, in quanto i proprietari non accettavano la
valutazione assicuratoria e ritirarono il cavallo. Poi nell’agosto 1982 il debutto nella Pantera, con Aceto che
restò al canape e nel luglio successivo la vittoria da scosso nel Leocorno con Bastiano, lottando alla
maniera di chi sa già dove andare. Non giudicabile nel Palio successivo, il 1984 lo vide "sparire" dal tufo e in
quanto, ormai big, l’attenzione delle strategie paliesche lo stava trasformando in un secondo-Urbino. Ma il
1985 lo saluterà nuovamente vincitore, lanciandolo definitivamente nell’olimpo paliesco. A luglio, toccato
per la terza volta consecutiva al Leocorno, venne fiancato male dal Pes, che cadde alla mossa; ma ad agosto
un superbo Cianchino lo interpretò a meraviglia e lo condusse alla seconda vittoria. ll 1986 è l’anno delle purghe;
perse con la Torre a luglio con Bastiano, che forzò troppo la mossa al debuttante D’Inzeo, e poi con l’Oca a settembre con Aceto, che lo richiamò appena
si trovò terzo all’altezza del Palco delle comparse. Due Palii
diametralmente opposti, ma che non fecero onore al cavallo. Buttò via un palio (luglio 1987) anche il Drago
con Falchino, mentre nell’agosto 1987 Cianchino riuscì a non far fallire i pronostici e per Benito fu il primato
assoluto nel Palio più veloce della storia, finchè non venne battuto da Oriolu nel 1995. Nel successivo luglio, il "magico nero" fece il poker in Piazza con
Mamassino nel Nicchio, mentre la stessa accoppiata si ripresentò nel luglio 1989, arrivando però solo secondo, dietro la scossa Vipera. Da scosso vinse magistralmente, liberandosi del Moretto, che lo allenava,
sempre a S.Martino e ricordato per una corsa che resterà impressa nella memoria di molti
contradaioli. Poi il 1990, con le violente polemiche sulla "gestione" del soggetto, la "segretezza" che lo
accompagnò alla tratta dell’Assunta e l'insufficiente interpretazione di Benito nel Palio, con una mossa
tormentata e ritardata. Finì la carriera con altre due sconfitte: nella Tartuca con Cianchino, fallendo il cappotto della contrada, e, l'anno seguente nella Giraffa con Bastiano.


disegno opera di Carlo de Napoli
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