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16 agosto 1985
ONDA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
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Figaro AQUILA Bucefalo
Baiardo IV BRUCO Aceto
Balente de Su Sassu DRAGO Falchino
Amore TARTUCA Moretto
Benito III ONDA Cianchino
Cuana CHIOCCIOLA Bazzino
Bizzarro PANTERA Canapino II
Mariolina OCA Ricciolino
Brandano GIRAFFA Castangia
Orion ISTRICE Il Pesse

MOSSIERE: Rodolfo Valenti






CAPITANO: Roberto Neri
PRIORE: Giorgio Favilli
MANGINI: Giorgio Giorgetti - Bernardino Radicchi
BARBARESCO: Valerio Gentilini

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1980
Il fantino non vinceva dal 16 agosto 1984




Come nell'anno precedente Aceto a luglio vince nell'Oca e di agosto tenta l'impresa di scuffiare il Bruco. Stavolta l'occasione è ghiotta, Bayardo è un grande cavallo, Aceto cerca il record di vittorie e il cappotto personale. La tratta è particolarmente ricca di soggetti ambiti, oltre Bayardo ci sono Brandano, Benito, Balente, Orion e la rediviva Cuana. Tutte le favorite definiscono dopo la prima prova di studio i rapporti con i rispettivi fantini, sorprende la decisione della Giraffa che affida Brandano al mediocre Castangia. Nelle prove accade un fatto curioso, corre tre volte nell'Oca il torraiolo Spillo che poi viene sostituito da Ricciolino. La mossa ha tempi molto lunghi con Aceto che cerca, come al solito, di dettar legge. All'ingresso della rincorsa proprio Aceto si fa cogliere impreparato e resta fermo, per il super favorito Bruco il Palio sembra già finito. Parte primo il Drago, ma Balente dopo pochi metri s'infortuna gravemente, seguono Tartuca, Aquila, Onda e Pantera. A San Martino l'Onda prende il comando e nelle retrovie cade l'Oca. Al Casato girano nell'ordine, Onda, Tartuca, Pantera e Aquila, per un giro le posizioni restano invariate con il Bruco che inizia la sua rimonta. Al terzo passaggio alla mossa cade l'Istrice, Aceto è ormai a ridosso delle battistrada. In pochi metri ci sono Onda, Bruco all'interno e Tartuca all'esterno, staccate di poco Aquila e Pantera con il vecchio Canapino molto determinato. La battaglia si fa durissima, Aceto è vicino all'impresa dopo una pessima partenza e una rimonta leggendaria. Ma al terzo Casato Canapino entra con una traiettoria strettissima, ostacola Bruco e Tartuca che sono costrette quasi a fermarsi. Cianchino e Benito vanno così a vincere facilmente, precedendo proprio la Pantera. Ancor prima di essere festeggiato dagli ondaioli Cianchino viene abbracciato da Bazzino, che ancora in groppa a Cuana appare felicissimo della vittoria del collega. A pochi metri di distanza Il Pesse subisce la dura punizione degli istriciaioli, delusi dalla sua prova mediocre. Per il secondo anno di fila si ripete la stessa accoppiata di fantini vittoriosi, Aceto di luglio e Cianchino ad agosto.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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LE CADUTE DEI FANTINI














NUMERO UNICO








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