Favoriti della vigilia sono l'Aquila con Aceto e Balente, la Giraffa con Moretto e Panezio e il Bruco che affida Ascaro all'astro nascente Giuseppe Pes detto "Il Pesse". Nel Leocorno c'è il quotatissimo Benito, in pratica al suo esordio, visto che la sua presenza nel Palio d'agosto del 1982 vale solo per le statistiche.
La sera del Palio accade di tutto, i cavalli di Nicchio e Onda sono nervosissimi, il Mossiere Ricci è incapace di gestire la situazione.
Baiardo fa impazzire l'esordiente Ricciolino, addirittura passa più volte sotto il canape, l'altro debuttante Nuvola è alle prese con Borela V che non ne vuol sapere di entrare di rincorsa.
Il canape viene abbassato per ben quattordici volte, cadono alla mossa prima Ricciolino, poi Il Pesse ed infine Bazzino.
La tensione è altissima, molti chiocciolini invadono la pista e tentano di assaltare il verrocchio. Ormai il buio incombe, si decide di rinviare il Palio.
Tra non poche polemiche si decide di mantenere lo stesso ordine di ingresso ai canapi, dopo qualche titubanza iniziale gli accordi della notte danno i frutti sperati. L'Onda entra seguendo immediatamente l'ingresso del Bruco e Nuvola si porta in testa, seguono Leocorno e Chiocciola, nettamente sorprese Aquila e Lupa.
A San Martino l'Onda gira larghissima e il Leocorno passa al comando, poco più dietro incalza il Bruco, cadono Nicchio e Selva mentre la Pantera ostacola l'Aquila. Al Casato l'Onda curva di nuovo male e cade, il vantaggio di Benito si fa consistente ma dopo un giro Bastiano cade e il Bruco passa sospinto dagli incitamenti di tutta la piazza.
Il Pesse gira primo all'ultimo San Martino ma Benito non molla e al Casato rinviene fortissimo dall'interno dando vita ad un recupero incredibile.
Mentre alcuni brucaioli sono già in pista a festeggiare lo scosso del Leocorno vince in volata sul Bruco e rintuzza la furiosa rimonta della Giraffa.
Alla gioia dei lecaioli si contrappone la disperazione dei brucaioli alle prese con l'ennesima beffa atroce.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
















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