Palio drammatico e ricco di episodi, turbato sin dalla vigilia dalla tragica morte del Capitano della Torre, Artemio Franchi.
Già dalla tratta si preannuncia un Palio caldo, le rivali Chiocciola e Tartuca hanno entrambe ottime possibilità di successo, anche se la Contrada di Castelvecchio sembra più decisa ad ostacolare l'avversaria e sostituisce il giovane Cittino con l'esperto Ercolino. Leocorno e Giraffa presentano le stesse accoppiate di luglio, la prima punta al Cappotto, la seconda conta sull'affiatamento di Moretto e Panezio, insieme per le due Carriere del 1983 e in dodici prove consecutive.
La mossa è difficilissima, sia per l'allineamento, Lupa di rincorsa e Istrice nono al canape, sia per il comportamento della Tartuca che non molla la Chiocciola nemmeno per un istante.
Il giovane Mossiere Fanucchi è in grande difficoltà, più volte perde l'occasione di dare la mossa con un allineamento più o meno decente, poi da il via nel momento peggiore. Bazzino resta fermo a nerbo alzato per reclamare, ma la mossa è valida, partono in testa Giraffa, Oca e Onda.
Aceto spinge troppo forte Cassius, il quale, già malconcio, cade rovinosamente a San Martino, poco più avanti accade lo stesso al Leocorno e all'Onda, la Giraffa prende il largo.
Nelle retrovie continuano le cadute, al primo Casato tocca al Nicchio, dopo un giro a Istrice e Tartuca con Ercolino che scappa subito verso Piazza del Mercato per sfuggire alle ire dei chiocciolini.
Le uniche insidie per la Giraffa non sono portate dall'Aquila, che è seconda, ma dai numerosi cavalli scossi e dai contradaioli di Chiocciola e Tartuca che sono già scesi in pista per picchiarsi.
Per la Giraffa è un trionfo nettissimo atteso dodici anni, Panezio conquista il suo ottavo e ultimo Palio alla veneranda età di quindici anni, per Moretto il primo successo dopo sette presenze consecutive dall'esordio.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)















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