Il veto dei veterinari impedisce a Benito di correre questo Palio, Figaro è ancora il favorito, ma il cavallo più ambito, dopo le sorprendenti prestazioni dell'anno precedente, è Pytheos.
Nelle prove il movimento dei fantini è inesistente, Aceto batte il record di presenze in Piazza correndo il suo cinquantatreesimo Palio, in precedenza il primato spettava ad Angelo Meloni detto "Picino".
Sul verrocchio sale un altro olimpionico, Euro Federico Roman. Dopo la caduta al canape di Aceto, il secondo allineamento è quasi perfetto, scattano in testa Giraffa e Leocorno, il favorito Montone, nonostante molto spazio a disposizione, parte male.
Al primo San Martino dietro la Giraffa c'è la Torre, la rimonta dell'Aquila finisce sul tufo, nelle retrovie terribile caduta per il Nicchio.
Bastiano riesce a controllare agevolmente la situazione, Tredici, in ottima posizione, preferisce prestare più attenzione al ritorno minaccioso dell'Oca. Il fantino della Torre si volta in continuazione, Pytheos e Cianchino fanno troppa paura. Al secondo Casato Tredici cade andando a rompere l'azione dell'Oca, intanto la Giraffa incrementa il suo vantaggio.
Per Bastiano e Galleggiante il terzo giro è una formalità, staccatissimi gli scossi di Aquila e Torre, poi Il Pesse su Figaro nel Montone.
Nuova vittoria inattesa per la Giraffa e ritorno al successo di Bastiano dopo ben sette anni di deludente digiuno.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

















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