seconda parte
1 luglio 2006
Corriere di Siena
2 luglio 2006
Corriere di Siena
3 luglio 2006
Buongiorno,nel ringraziarVI per il Vostro lavoro Vi vorrei porre un quesito (da extramoenia appassionato e amante di ogni piccolo particolare del Palio di Siena): in cosa consiste la "fiasca" utilizzata per determinare l'ordine al canape?che dimensioni ha per permettere il movimento dei barberi?
Grazie distinti saluti
Marco
3 luglio 2006
Buongiorno Papei,
innanzitutto i miei più sinceri complimenti per il suo fantastico sito.
Sono un affezionato del Palio di Siena e scrivo da Ravenna. Purtroppo non posso
essere spesso presente a Siena per assistere alla meravigliosa festa del Palio.
Negli ultimi anni sono riuscito ad assistere dalla Piazza almeno ad una
carriera all'anno. Il suo sito è un grande aiuto per noi
appassionati "stranieri", un grandissima fonte di informazioni, notizie,
immagini e curiosità.
Ieri ero presente in piazza e come tutti gli anni ho trattenuto il fiato per
tutti i 90 secondi della corsa. Sono un simpatizzante dell'Istrice, ma mi
emoziono tutte le volte che vedo i contradaioli esultare per la loro vittoria,
chiunque essi siano.
Ieri ho visto una rovinosa caduta di Sgaibarre e del Pesse al primo S.Martino,
ma oggi non ho letto nulla in giro. Lei ha qualche informazione in più? Ho
esordito in Piazza insieme a Sgaibarre, per cui sto seguendo le sue vicende
paliesche da vicino.
Le sarò grato se potrà dedicarmi un pò del suo tempo e anticipatamente la
ringrazio.
Cordiali saluti
Emanuele C.
3 luglio 2006
Egregi Signori,
come già annunciato la scorsa settimana, ieri mi sono recato nella "mia adorata Siena" per respirare un pochino della inavvicinabile aria paliesca...
se non ricordo male è la 12esima volta che assisto in Piazza ad una carriera...
anche ieri, malgrado l'assenza di Brento e Berio, abbiamo vissuto un Palio "IRRIPETIBILE" dal finale emotivo degno di Siena...!!! Anche se di "fede" Tartuchina (anche se non sono senese, passatemi il termine... lo so che è un privilegio "vostro"), ieri a "riposo", ho accolto con grande emozione la vittoria "incredibile" della Pantera... quindi W la Pantera.. W il suo popolo...!!!!
Auguro a Voi che leggete, a tutti i senesi e alla vostra magnifica città, tanta gioia e salute, e che possiate in eterno, ospitare con l'accoglienza di sempre, chi come me, quando può, vola fino a li... nel cuore della Toscana... Grazie!!!!
P.S.: potreste adottarmi come porta fortuna, considerando che, li in piazza ho assistito a degli eventi Palieschi memorabili (per esempio il cappotto di Pesse con la Giraffa nel 1997, o quello Berio Bruschelli dello scorso anno, con l'aggiunta della storica vittoria della Torre dopo 44 anni, o ancora ieri, con la clamorosa rimonta di Choci/Brio sulla "nemica" Aquila....)...
!!!!
Scherzo ovviamente.... mi basta poterci essere... quando posso...!!!!
Saluti a Tutti e che Dio vi benedica...
Antonio S.
Padova
3 luglio 2006
Salve, ieri ho partecipato per la prima volta nella mia vita al Palio di Siena, sono rimasto estasiato dal fascino e dalla bellezza di questa tradizione Senese, dalla tv non potevo credere che tipologia di atmosfera si potesse respirare, quando è calato quel silenzio all'arrivo della busta per il canape mi è sembrato surreale, come se fossi in un'altra dimensione.. mai il silenzio era stato per me tanto rumoroso, e conto di venire anche ad Agosto e spero anche alle prossime manifestazioni.
Durante la sfilata delle Comparse, ho notato i colori della Contrada dell'Oca, mi sono piaciuti tantissimo, di così grande richiamo patriottico hanno scaturito in me una grande simpatia per questa Contrada, e oggi rientrato a Roma ho spulciato tutti i siti x raccogliere notizie e curiosità.
Ho trascorso le ore di attesa in piazza e vicino a me avevo dei Contradaioli dell'Oca e li sentivo canticchiare delle canzoncine che mi piacquero molto, e allora ho deciso di contattarvi nella speranza che voi possiate mandarmi i file o un cd o indicarmi dove poterli trovare poichè vorrei avere la possibilità di ascoltarli sempre.
Ringraziandovi anticipatamente anche per sole informazioni desidero che sappiate che la bellezza di questo evento ha coinvolto in pieno anche me, spero di venire ogni volta che potrò..
Grazie e vi auguro buona giornata.
Francesco G.
4 luglio 2006
ciao sono un ragazzo di foligno. pazzo della quintana. volevo farvi i
complimenti innanzitutto per il palio ma penso che non ce ne sia
bisogno, da qualche anno lo seguo in tv e spero che il prossimo anno
riesca a venire a siena.
volevo farvi i complimenti anche e soprattutto per il sito, sono
rimasto spercosso dalla quantità di notizie che sono riuscito a
trovare. un saluto LORENZO
8 luglio 2006
Sono Valeria C.,
una ragazza di Loreto Aprutino, della provincia di Pescara. Sono stata tre volte nella vostra bellissima città e, ogni volta che torno è un'emozione sempre grandissima: m'innamoro sempre più delle strade, della gente, dei colori e dei sapori della magica Siena. Finora non sono riuscita ad assistere al vostro palio, ma lo seguo con grande interesse ogni anno in tv, anche se mi rendo conto che guardarlo dal vivo sarebbe ben altra esperienza.
Mi piacerebbe poter vivere con voi la vostra storia, entrarvi dentro... non so se esiste un modo per poterne far parte, per vivere con voi ogni istante che precede e segue il palio...
So che forse è pretendere troppo, ma vorrei fosse possibile essere adottata dalla Contrada dell' Istrice, poichè sono nata nel comune di Atri (TE), che ha una riserva naturale in cui l'istrice è specie protetta!
Contattatemi, vi prego...
Un grazie di cuore e un caloroso abbraccio all'intera cittadina, che è una delle più belle al mondo!!!
Valeria.
13 luglio 2006
buongiorno gentili signori vorrei sapere se è possibile mettersi in contatto con l'uomo che ha fatto la storia del palio il mitico andrea de gortes detto aceto volevo fargli qualche domanda e magari se c'è verso anche conoscerlo di persona.vi ringrazio per la collaborazione e aspetto vostre notizie. Buona giornata.
17 luglio 2006
We are organising a large party in August for about 200 guests for our teenage children all around the Palio theme (because we love Sienna so much). Do you have a film of the palio we could use or indeed details of anything we can use to help decorate and theme the party - I hope that it will encourage many more families to visit such a wonderful place!
Many thanks
Michael - Norfolk U.K.
21 luglio 2006
mi ha colpito la pagina deile date di nascita dei fantini
perche notavo le date in cui si svolge il palio corrisponde con la data di
nascita delle mie due figlie
cosi' per curiosita' non ho resistito a scrivervi
Ho interessato i miei amici dell'ippodromo che frequentano la toscana
magari viene qualche notizia
tanti saluti Diego A. - Merano
21 luglio 2006
ciao a tutti, sono una senese "delle lastre", vorrei sapere se è possibile scaricare il suono delle chiarine sul cellulare e com'è la procedura. Per favore, rispondetemi ed aiutatemi; ho trovato il suono delle chiarine sul sito del consorzio, ma non so come farlo diventare la mia soneria. Attenzione: il suono delle chiarine (quello alle trifore per l'estrazione o l'assegnazione dei cavalli), non la marcia del palio!!
Grazie da subito.
Chicca
21 luglio 2006 Buongiorno,
sono Mara M. e vi scrivo in quanto stiamo preparando una
segnalazione sul palio di siena. vi chiedo se avete delle foto da poter
pubblicare
grazie per la collaborazione
cordialmente
Mara M. - Donna Moderna
21 luglio 2006
E' mai successo nella storia del palio che al palio hanno partecipato 5 coppie di rivali?
Alvise A.
28 luglio 2006
Sono un contradaiolo extra-moenia, essendo purtroppo emigrato da Siena nel 1984. Mi complimento per il bellissimo lavoro che svolgete e vi voglio raccontare un aneddoto ottocentesco della mia famiglia. Mia nonna Ida Falcini, nata a Empoli nel 1895, ultima di nove figli, mi raccontava che suo zio Faustino, che tutti chiamavano Romano ed era fratello del padre, aveva corso diversi Palii. L'aneddoto è questo: Faustino amava ripetere una sorta di filastrocca, quando era a casa, che recitava "E per cena c'ho l'arrosto/ il Palio di luglio lo vinco d'agosto...". Mia nonna non dava interpretazioni a queste parole, ma con un po' di malizia io le interpreto così: a luglio mangio l'arrosto, che ho comprato col denaro ricevuto vendendomi. Vorrà dire che correrò per vincere solo il Palio d'agosto. Ignoro se la filastrocca fosse del mio prozio o fosse un detto comune dei fantini dell'epoca, ma certo nel XIX secolo, e forse fino agli anni '50 del secolo seguente, la gente non mangiava carne tutti i giorni, anche se i Falcini erano una famiglia di macellai, e non giravano le cifre, anche "a perdere" che girano da qualche decennio a questa parte.
Raccontatovi l'aneddoto, vi ringrazio per avermi fatto scoprire quando e con chi aveva corso il palio il mio avo. Quando abitavo a Siena , con le poche informazioni che avevo, non riuscii a scoprire nulla sul leggendario zio Faustino; ci sono riuscito grazie al vostro encomiabile e accuratissimo lavoro (avete scovato addirittura l'atto di battesimo in quel di Empoli!). Un saluto e un ringraziamento dal lupaiolo Massimo D.I.
12 agosto 2006
Agli animalisti
Nel mezzo della tempesta che ha scatenato la morte dei cavalli al palio di Feltre non è niente facile dire delle cose di buon senso. Più che altro perché sono estreme e irrazionali le grida e le polemiche alla ribalta. Adesso c'è solo lo scomposto sbraitare di tanti animalisti che pare non aspettassero altro che la morte degli animali per dare un senso alle loro ragioni sociali, per avere l'occasione di mettersi in luce a dovere. Adesso c'è la polemica, vera specialità locale, quella che si fa a ragion veduta e quella che si fa perché polemizzare in fondo è bello di per sé. Adesso si assiste al solito inevitabile processo del lunedì, quel processo che tanto appassiona chi non sa nulla ma vuol parlare di tutto.
Dico subito che appartengo a quella categoria di amici degli animali che, pur non anteponendoli alle persone (mi scuseranno gli animalisti veri per questo mio peccato?), odia vederli soffrire. Firmatario e sostenitore di campagne animaliste da sempre. Odio la caccia, mi infervoro per la mattanza delle foche, delle tigri, delle balene. Ho avuto una cavalla e le ho voluto molto bene, e mi prendo cura degli animali quando e dove posso.
Per questo ho vissuto l'incidente con rabbia e sgomento e con pena autentica. Ma in questi giorni di fanatico animalismo mi sento di prendere la posizione opposta. Perché lo scalpore destato dalla vicenda è davvero assurdo. Si è trattato di un doppio incidente, di un deplorevole deprecabile forse in parte prevedibile ed evitabile incidente. Che infastidisce in quanto prevedibile, che sgomenta in quanto, forse, evitabile. Ma tanto scalpore non suscita la morte di tanti esseri umani sulla strada, , vittime di comportamenti assurdi di scriteriati guidatori, sul lavoro, vittime di imprudenze e di inadempienze. Tanto scalpore non suscitano i bovini, gli equini, i suini, gli ovini, i caprini, il pollame, i conigli, i pesci e la selvaggina che a migliaia ad ogni ora del giorno, di ogni giorno sono programmaticamente sacrificati ai piaceri della gola. E tanto scalpore non fanno i gatti e i cani e i ricci e i rospi e le ranocchie che uccidiamo a centinaia con le ruote delle nostre auto. E le formiche che schiacciamo col nostro passo, e le chiocciole, e i lombrichi. Per costoro niente infervorate proteste, niente cronaca nazionale -e neanche locale-, niente veglia funebre.
Ecco che invece la morte incidentale di due cavalli al palio è in prima pagina, scatena gli animi, fa parlare il peggio delle persone, (di certe persone che si credono, com'è ovvio, nel giusto, che non tollerano, com'è ovvio, altro pensiero che il loro, che la sanno lunga sui cavalli anche senza averli mai posseduti mai curati mai montati mai nutriti, mai capiti). E se un ragazzo muore schiantato contro un albero, stesso giorno dei cavalli, stessa plaga, non è cronaca nazionale, non c'è foga, c'è poco interesse.
Veglia funebre invece per le due bestie compiante e strali e anatemi e grida e vesti stracciate. E offese a largo raggio, e abolizione del palio.
O così o niente
Il palio, quello vero, è una corsa di cavalli. Altrimenti è qualcosa di diverso, è una rievocazione o una carnevalata storica, è dama, scacchi, è giostra del saracino, è regata, calcio in costume…
Il palio di Feltre è un palio e per questo ha senso solo con i cavalli in gara, con buona pace di arcieri, staffettisti e tiratori alla fune, di cene e di cortei. Con buona pace dei pali coi mussi o con le tartarughe, che altro non sono che simpatiche parodie.
Chi vuole eliminare la gara dei cavalli sappia che vuole eliminare il cuore stesso, la ragione del palio in sé. Vuole eliminare abolire cassare il palio tutto, senza appello, senza rimedio. Lo sappia.
Perché se il palio esiste in ogni dove è per via di quella gara, e dell'emozione quasi atavica, ancestrale che essa procura. Come il fuoco, come l'acqua, come il sangue e come la morte.
Ora, però, c'è gara e gara, c'è cavallo e cavallo, c'è fantino e fantino. Gara di velocità non vuol dire per forza gara sanguinaria; cavallo da palio non deve voler dire ad ogni costo cavallo dalla dubbia salute, dal dubbio stato di eccitazione, cavallo votato alla morte; fantino da palio non vuol dire necessariamente furbo cavalcatore venduto, incosciente, selvaggio nemico delle bestie.
Certo fin'ora la sensazione è stata questa, ma bastava osservare con attenzione l'apprezzabile qualità dei cavalli, dei fantini e dello spettacolo offerto l'anno scorso dalla gara della Comunità Montana, per convincersi che un palio diverso è possibile. Che fantini onesti esistono, che esistono cavalli di buona qualità, che possono correre un palio con rischi assai minori e dare comunque un grande spettacolo. Che un ambiente più limpido e affidabile è possibile, anche nel mondo dei cavalli da palio, anche nel campo di gara, anche dietro il campo di gara.
Michele B. - Feltre
13 agosto 2006
Arrivai a Siena nel lontano settembre 1971, per iscrivermi alla Facoltà di Scienze Economiche e Bancarie, dove mi sono laureato.
Ricordo ancora, come fosse ieri, la prima sera in Salicotto, un vecchietto che mi parlò per tutta la notte del Palio e dei suoi "misteri".
FU AMORE A PRIMA VISTA. Per due anni, da studente, sono stato vostro "ospite" in P.zza SAN GIOVANNI, al n. 10.
SONO SELVAIOLO.
Purtroppo, non vedo il Palio in piazza dal lontano 1985. Vi posso assicurare che il 2 luglio ed il 16 agosto, cascasse il mondo, sono davanti alla TV.
E' sempre una grande emozione. Non date retta a chi parla male del Palio (animalisti ed altri). Il Palio e' la vostra storia che rivive due volte l'anno. Solo chi , come me , ama questa grande manifestazione storica può capirvi.
VIVA IL PALIO. VIVA SIENA
CLAUDIO T. - ARADEO (LE)
13 agosto 2006
SITI E RITI
Tutto quello che si vuole sapere sul Palio lo si può trovare sul sito ufficiale (no profit) http://www.ilpalio.org/. Storia e cronache, cavalli e fantini, cadute e altri fatti curiosi, rivalità ed alleanze storiche, aneddoti e sonetti, leggende metropolitane.
21 agosto 2006
Grazie mille per mandarmi periodicamente notizie aggiornate sul Vs. palio e
iniziative correlate. Prima o poi riuscirò anche a ritornare nella Vs.
magnifica città, autentico gioiellino storico, magari giusto per assistere
di persona al Palio.......in abito medioevale, visto che faccio parte della
Compagnia Balestrieri del Mandraccio, gruppo di rievocazione storica
medioevale genovese......
Buon lavoro.
Gabriella L. di Genova
22 agosto 2006
Salve,
sono L. Albino, quest'anno, ho assistito per la
prima volta al vostro palio, dalle cene del 15 alla
corsa del 16, e devo dire che è una cosa che fa
veramente trattenere il fiato.
Nel mio paese di origine, Palestrina (Rm) dal 16 al 18
agosto di ogni anno si disputa un palio, il Palio di
sant'Agapito, nostro patrono, e io sono uno dei
rappresentanti del quartiere di Porta San Cesareo.
Il mio quartiere è il più antico, situato nella parte
più alta del paese e ha i colori blu e gialli, come la
tortuca; per questo vi volevo gentilmente chiedere
come è possibile contattare qualche rappresentante
della tortuca poichè volevo proporre una sorta di
gemellaggio tra la vostra contrada e il nostro
quartiere. Cordiali saluti. Dott. Albino L.
25 agosto 2006
Salve,
oltre ad essere un appassionato di rievocazioni storiche, sto elaborando
una tesi di laurea che ha ad oggetto questo argomento. Mi sarebbe utile sapere
se esiste una stima degli appassionati di questo genere di manifestazioni
in Italia e magari qualche statistica utile sul movimento di turisti generato
da tali spettacoli.
Vi ringrazio e porgo distinti saluti
Stefano
30 agosto 2006
mi era sembrato di leggere da qualche parte che Silvio Gigli era parente od addirittura fratello del tenore Beniamino Gigli...ma non ho più trovato dove lo avevo letto...se non me lo sono sognato...mi sembra cmq strano...perchè beniamino gigli è forse anagraficamente un pò più vecchio del Silvio...ed inoltre la famiglia era marchigiana...SAPETE darmi qualche ragguaglio?...Grazie!
Paolo di Lecco
19 ottobre 2006
Colleziono frustini e simili da equitazione, se possibile, vorrei aggiungere
anche un nerbo da palio, mi potete segnalare qualche nominativo di
Vs.fornitori.
Ringrazio e invio cordiali saluti.
Sergio C.
21 ottobre 2006
Gradirei avere notizie, se possibile e veritiere, del bimbo di sei anni, che passeggiò nel corteo in testa a paggi e sbandieratori della contrada Capitana dell'Onda durante il palio di luglio del 1887. Fu citato come "Il Riccino dell'Onda". Discendente di una famiglia legata alla nobiltà. Istruito dagli Scolopi. In quella occasione fu preso in braccio dalla Regina Margherita di Savoia entusiasta per aver ritrovato qualcosa che le stava a cuore. Con l'occasione e per l'entusiasmo fece la sovrana concessione delle iniziali reali a tutte le contrade. Celebrò l'avvenimento con quintali di panforte, particolarmente addolcito, e i senesi, lusingati, lo battezzarono "Margherita".
Grazie.
A.P.
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