Per la prima volta il Palio viene trasmesso in televisione ed all'attenzione generale s'impone una delle coppie più famose della storia paliesca, Vittorino e Gaudenzia. Con loro il Palio va in Onda e va nell'Onda.
La tratta vede sette cavalli all'esordio, tra i tre esperti nessuno ha vinto in precedenza e nelle prove la favorita Gaudenzia non è in perfette condizioni, tanto da essere esentata in ben tre occasioni su cinque, visto che la prova generale salta per la pioggia. Anche nelle monte c'è molta incertezza, ci sono molti cambi, ha del clamoroso la scelta della Torre di montare Ciancone, evidentemente i ceffoni dell'anno precedente hanno pesato nei rapporti fra il fantino di Manziana e l'Onda.
Proprio questa monta inedita provoca un episodio curioso alla segnatura dei fantini, Ciancone, talmente abituato a correre nell'Onda si alza al posto di Vittorino quando viene chiamata la Contrada di Malborghetto, dimenticando che corre per la Torre, suscitando reazioni diverse, dal disappunto della Capitana torraiola Maria Pace Chigi Zondadari all'ilarità degli altri capitani di contrada.
Il Palio non ha praticamente storia, Vittorino entra in maniera repentina, immediatamente dopo l'ingresso della nona contrada.
Al primo San Martino l'Onda è decisamente prima, staccate seguono Lupa e Montone, il Palio della Torre è invece già finito con Ciancone che arranca nelle ultime posizioni dopo aver battuto nel canape.
Al primo Casato Vittorino riesce a respingere l'unico attacco del Montone, dietro cadono Lupa, Giraffa e Tartuca. Per l'Onda è un vero e proprio trionfo con Vittorino ormai big consacrato.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)