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Cadendo il giorno 2 di venerdì, il palio fu rimesso al quattro.
I migliori cavalli toccarono: alla Tartuca un morello chiamato Carbonello, proprietà di Remigio Bellini, con il quale ha questa Contrada perse il palio del 2 luglio 1884 allora segnato sotto il nome di Savino Merlotti; all'Istrice, la baia chiamata Farfallina ora proprietà di Genesio Sampieri; alla Pantera il morello dei F.lli Bruni di Vescovado; alla Chiocciola il morello chiamato Lupetto di Antonio Gracci. Erano discreti quelli dell'Onda e dell'Unicorno, cattivi gli altri quattro. Avendo alla prima mossa tardato alcuni istanti il canape di cadere dopo che fu dato il segnale, sette fantini rovesciarono a terra con i loro cavalli, rimanendo ritti soltanto: Aquila, Oca e Pantera. Il fantino della Chiocciola rimase a terra privo di sensi, onde il cavallo della detta Contrada fu dopo portato al canape a mano e fatto correre scosso. Data la 2ª mossa partì 1° l'Istrice e tale si mantenne fino al 3° giro a S.Martino nel quale punto il fantino cadde. Nonostante questo, la cavalla rimase ancora prima fino alla Cappella dove fu raggiunta e passata dalla Tartuca. Alla vincita arrivarono nell'ordine seguente: 1ª Tartuca, 2° Istrice a cavallo scosso, 3ª Pantera, 4° Unicorno, 5° cavallo scosso della Chiocciola, 6ª Oca, 7ª Onda, 8ª Civetta, 9ª Aquila, 10ª Selva. Il cavallo della Chiocciola potè poco figurare perchè in partenza fu molto nerbato dall'Unicorno.
Le prove erano state vinte dalla Tartuca, dall'Istrice e dalla Pantera.
Questa vittoria veniva solennemente festeggiata dalla Contrada della Tartuca con la tradizionale cena in Via Tommaso Pendola la sera del 19 Luglio.
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)
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