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2 luglio 1826
BRUCO
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L'ordine NON è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
* Fantino esordiente
GIUDICI DELLA MOSSA: Enrico Mocenni e Giovanni Cosatti Casolani
CAPITANO VITTORIOSO: Raffaello Pianigiani
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1818
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1818

La mossa fu assai agra. Il Bruco saltò il canape ed il fantino cascò per cui vi fu un lungo trattenimento, non ostante la corsa fu molto ragionevole.
L'Aquila scappò prima e felicemente se ne andò in S.Martino. Entrò primo il Leocorno che cadde al Casato. La Chiocciola, che era dietro, cadde sopra e allora passò avanti il Nicchio che sopravanzò tutti gli altri più di sei cavalli staccati.
Ma avendolo il di lui fantino un poco sfiatato, diede luogo al Bruco, che era terzo, a raggiungerlo mentre dalla voltata di S.Martino passò l'Onda ed in un momento raggiunse il Nicchio, ed avendo fatto una bella voltata al Casato sorpassò il Nicchio e vinse il Palio.
Secondo arrivò il Nicchio e terza l'Onda. Indietro molto erano la Civetta e la Pantera, sempre si nerbarono.
Il fantino del Drago giovine piccolo e novizio alla seconda girata afferrò la Tartuca, e la gettò a terra, e cadde anch'esso.
Vi erano molte congiure per far vincere o il Nicchio, o la Chiocciola. Tutte riuscirono inutili, mentre il fantino del Bruco scansò tutti i congiurati con arte, sebbene vecchio.
(Da "Memorie di Palio a cavallo tre secoli" a cura di Paolo Tertulliano Lombardi)










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