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18 agosto 1788
PANTERA



Ricorsa di agosto indetta con pubblica questua
L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

M. di B.Cinci BRUCO Lollo
M. di N.Giusti VALDIMONTONE Gigi Bestia
B. di S.Fannini PANTERA Groppasecca
B. di B.Fontani CIVETTA Baffino
M. di G.Gigli LEOCORNO Pacchiano
B. di G.Petrini SELVA Sorbino
B. di L.Cellesi TARTUCA Marcaccio
M. di L.Dei TORRE Biggéri
M. di G.Borselli NICCHIO Dorino
B. di B.Cortecci DRAGO Nacche

GIUDICI DELLA MOSSA: Ferdinando Nerli e Marcello Sergardi

CAPITANO VITTORIOSO: Giovanni Lalli

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1764
Il fantino non vinceva dal 16 agosto 1787




Benchè fosse adottato il provvedimento dell'assegnazione segreta dei posti al canape e comunicarli alle Contrade poco prima della corsa, pur tuttavia alla mossa il fantino della Tartuca Chiappò quello della Torre.
Nella Tartuca ci correva Marcaccio, nella Torre Biggéri.
Caduti ambedue da cavallo vennero alle mani e fu necessario l'intervento dei soldati per farli cessare.
La corsa fu abbastanza gareggiata per parte delle restanti Contrade e vinse la Pantera con il fantino soprannominato Groppasecca (Agostino Lippi), ed il cavallo di Silvestro Fannini, pure vincitore nel Luglio.
Fu ordinato in quest'anno che dal Casato a S.Martino si erigessero palchi della stessa uniformità (prescritto del 6 Maggio).

AGGIUNTA AL PALIO DI AGOSTO DEL 1788

Il primo a scappare dal canape è stato Dorino nel Nicchio costeggiato sempre da Sorba fantino della Selva e questi due si sono nerbati a vicenda, e dietro in gruppo erano il Montone con Gigi Bestia, la Civetta con Baffino, il Leocorno con Maremmano, il Drago con Gigi Sucini, e finalmente Groppasecca sul cavallo della Pantera, e così si mantennero sempre per le due prime girate.
Alla terza girata Groppasecca ha cominciato a fiancare il cavallo, il quale per forza riuscì a passare il gruppo dei secondi, nonostante che da tutti ricevesse molte nerbate.
Finalmente riuscì a passare anche il Nicchio, e vinse il palio di sei cavalli staccato. "Il cavallo (dice il diarista Bandini) è dell'oste della Lupa di età di anni 25 circa, ma bravo all'estremo, ed è più anni che a tutte due le corse vince sempre questo cavallo".
Il Bruco (fantino Lollo) fu sempre ultimo e fece due sole girate.
I cavalli della Torre e della Tartuca corsero scossi.
Nel palio (o drappellone) fu dipinta soltanto l'Assunta e l'arme di Siena.

ESTRATTO DA UNA PUBBLICAZIONE DEL NICCHIO DEL 1933

Regnava per questo Palio una grande elettricità nell'ambiente contradaiolo!
Il Palio di Luglio non si era chiuso tanto regolarmente: la corsa che avrebbe potuto essere bellissima si limitò a tre o quattro Contrade soltanto.
Rimase vincitrice la Chiocciola col fantino Felloni Tommaso detto Biggéri dopo un po' di lotta col Nicchio e coll'Oca.
Ai migliori cavalli toccò invece una sorte infame; il Leocorno pensò bene di cadere a S.Martino, la Lupa fu trattenuta al canape dalla Pantera.
Visto inutile ogni tentativo per riacciuffare la vittoria, il fantino della Lupa, tale Bianchini Isidoro detto Dorino, scese da cavallo e costrinse l'avversario a imitarlo.
Una volta nella pista, mentre si svolgeva il palio, i due fantini instaurarono una partita di pugilato in piena regola, finchè ad evitare il peggio intervennero i birri che li condussero in prigione.
In seguito a tale incidente fu ordinato che i posti al canape venissero sorteggiati la mattina stessa del palio e che rimanessero occulti fino al momento della mossa.
Questa cautela a nulla giovò! Neanche a farlo apposta... i due amiconi che d'Agosto correvano per la Torre e per la Tartuca si trovarono dentro il canape a contatto di gomito.
Dopo una sguardataccia da ambo le parti il fantino della Tartuca pensò bene di trattenere per un braccio quello della Torre, ma male gliene incolse perchè l'avversario gli lasciò andare una sonorissima nerbata sulla mano.
Per non fare prendere proporzioni più allarmanti all'incidente i fantini vennero tutti rimandati al Comune, da dove ritornarono ognuno fra due soldati.
Figuratevi l'eccitazione della Piazza in quel momento!
Data la mossa scappò primo il Nicchio e tale si mantenne per due girate.
Alla terza girata si avvicinò la Selva che fece di tutto per passarlo.
Mentre le due contrade si lottavano col nerbo e cercavano di pararsi a vicenda passò, inavvertitamente, la Pantera che vinse il palio col fantino Agostino Lippi detto Groppasecca.
Indubbiamente fu un bel purgante per i Nicchiaioli! Ma questi trovarono motivo per dimenticare subito lo scorno.
Infatti non si erano ancora fermati i cavalli che i due fantini della Tartuca e della Torre riaprirono la partita lasciata in sospeso nel Palio di Luglio e se ne dettero di santa ragione!
Non si lasciarono fintanto che non intervennero i birri che li trasportarono prima all'ospedale e poi in prigione!
Dice però la cronaca che "la mattina dopo essendo stati liberati, se ne andarono pacificamente insieme a fare colazione all'Osteria delle Donzelle."

(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)