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- 30 maggio -

1954: il Giro d'Itala transita da Siena







  
La storia della Chianciano-Firenze è una povera storia.
Non è tutta colpa nostra, se questi resoconti del 37° Giro d'Italia non fanno fremere di spasmodico interesse i lettori.
Da Chianciano siamo partiti a mezzogiorno e mezzo con un bel sole che poi si è perduto fra le nuvole.
L'addio della città termale è stato cordiale e affettuoso, come era stato il saluto all'arrivo da Roma.
Forse i corridori andavano piano per la commozione causata dalle grandi accoglienze.
Sembrava che volessero rimanere lì o addirittura tornare indietro, da quanto si muovevano lentamente.
Montepulciano, Pienza, San Quirico d'Orcia, Buonconvento: il ritardo sull'ora prevista per il passaggio andava accumulandosi.
Diversi corridori foravano le gomme, ma potevano rientrare a comodo loro, proprio come se il gruppo li aspettasse.


la tappa la vinse Giovanni Corrieri

Il signor Pettinati vincitore del giorno precedente, ne forava un paio, Magni, Albani e Milano si contentavano di una ciascuno.
Dopo settancinque chilometri di strada, Siena offriva l'estro di correre un pochino, presentando il primo "traguardo volante".


Fausto Coppi che alla fine del Giro finirà quarto a 31' e 17"
Il vincitore fu lo svizzero Carlo Clerici

Era Volpi, senese di provincia, Volpi l'eterno, Volpi concorrente di Bartali, che tentava l'avventura.
Fuggiva a quattro chilometri dalla città e raggiungeva lo striscione da solo.
Dietro di lui a mezzo minuto arrivava Bartalini, mentre Corrieri guidava il gruppo a 1'40".


questa pagina è stata curata da Orlando Papei
crediti: La Nazione (Cronaca di Siena) del 30 maggio 1954, articolo a firma di Beppe Pegolotti