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- 13 aprile -

1935: Fondazione dell’Unione Corale Senese





L'Unione Corale Senese in una foto del 1946



  
La formazione definita “Unione Corale Senese”, oggi intitolata a Ettore Bastianini, ebbe origine il 13 Aprile 1935 dall’opportunità organizzativa di aggregare due realtà corali allora presenti a Siena: la “Giuseppe Verdi” e la “Pietro Mascagni”, fondate rispettivamente nel 1911 e nel 1921.
La riunione di queste due formazioni a prevalente repertorio lirico fu, in verità, l’epilogo di vari tentativi già in corso dal 1927 di costituire una corale unica con l’auspicabile vantaggio di riunire sotto un bilancio unico l’economia delle formazioni, alimentate finanziariamente dai soli contributi dei “soci protettori” e degli Enti Pubblici, in modo da continuare a rendere possibili progetti anche ambiziosi.
Lo scioglimento delle due Società e il loro riunirsi dette dunque luogo ad un nuovo insieme vocale che fu definito ”Unione Corale Senese”.
La nuova associazione sorse subito naturalmente forte di circa novanta coristi, (pur se non tutti i componenti delle precedenti formazioni confluirono nella nuova) e tra questi si trovarono quindi le migliori voci “liriche” di Siena dirette da un’artista d’eccezione quale il violinista Vittorio Baglioni e con la guida artistica dell’avvocato Baldo Brandi.





Il primo presidente, Mostardini, si trovò subito alle prese con la difficoltà di raccordare il bilancio tutt’altro che florido dalla ex corale Mascagni con quello fortunatamente più “felice” della Verdi tra le conseguenti quanto ovvie controversie di alcuni elementi, in gran parte presumibilmente suscitate dal fatto che la Corale Verdi aveva accolto le attività musicali istituzionali nella propria sede consistente in un luminoso appartamento situato nel Palazzo del Magnifico, finestrato su Via dei Pellegrini e su Piazza San Giovanni e munito di un esteso salone.
Ma già i primi mesi della “riunione” furono senza dubbio proficui tanto che si ricorda la realizzazione, nell’Agosto del 1936, di un evento musicale davvero impegnativo quale la “Resurrezione di Lazzaro”, opera per coro e orchestra di Perosi, nell’imponente spazio della Basilica di San Francesco.
La sollecita costituzione di una Sezione Femminile di circa cinquanta voci appare contemporanea al mutare, nel 1937, della denominazione dell’Unione in “Dopolavoro Corale Senese”, secondo l’inserimento nell’Ente parastatale O.N.D. (Ordine Nazionale Dopolavoro) con lo scopo auspicato dal Regime di “…elevare i lavoratori di ogni classe durante il loro riposo”.
Ciò, pur se forse tra qualche “contrarietà”, recò comunque alla Corale il riconoscimento necessario per una lodevole e proficua attività concertistica a livello anche extracittadino, con la conquista, tra l’altro, del Primo Posto al Concorso Nazionale dei Dopolavoro (Firenze 1937) e la partecipazione ad un concerto a San Rossore alla presenza dei Reali d’Italia.
La presenza a raduni nazionali (Roma – Fondazione dell’Impero) ed a programmi radiofonici contribuì di certo a rafforzare le motivazioni partecipative di questo insieme vocale che resisté anche alle difficoltà degli anni della guerra… fino al 1945, quando in un grande concerto dedicato alle Forze Alleate e tenuto nella Piazza del Campo gremita di pubblico, la Corale, tra il suo repertorio, eseguì il verdiano “Va’ pensiero…”.
La collaborazione con la “Micat in Vertice”, il patrocinio del Conte Guido Chigi Saracini, suo creatore e Presidente Onorario della Corale e, non in ultimo, la direzione dei valenti maestri Morosini, Maselli e Ammannati contribuirono negli anni ’50 ad accrescere ancor più l’apprezzamento ed il successo dell’Unione Corale Senese.


questa pagina è stata curata da Franco Baldi