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- 10 aprile -

1905: nasce la poetessa Dina Cucini








  
Il 10 Aprile 1905 nasce a Siena nella Contrada della Selva la poetessa Dina Cucini.
Trasferitasi ancor giovanissima a Genova, all’inizio degli anni Trenta, praticamente da autodidatta, intraprende molteplici percorsi artistici riguardanti la scultura, la pittura, la ceramica e, più di altro, la poesia.
Un data determinante per la sua carriera di poetessa è da fissare al 18 Agosto 1937, quando in occasione della sua vittoria nel “Concorso di poesia bacchica amorosa e guerriera”, competizione poetica tenutasi a Siena nella Fortezza Medicea, ella stringe amicizia con Tommaso Marinetti, poeta fondatore del Movimento Futurista.
La poesia con cui ella partecipa s’intitola “Al vino” e consiste in un coinvolgente elogio alle terre senesi ed ai frutti delle sue colline con in testa l’uva, madre del prezioso prodotto.
Nel 1939 partecipa a Bologna al premio letterario “Al Poeta Originale” la cui vittoria le consente la pubblicazione di “L’aeropoema futurista delle torri di Siena”, con la prefazione dello stesso Marinetti.
Numerose sue opere poetiche si ispirano a Siena, al Palio, alla sua vita e riflettono con vigore una spiritualità ricca e limpida.
Tornata ad abitare stabilmente a Siena dal dopoguerra, continua a far parte della vita culturale della città dove negli anni ’50 è fondatrice del Circolo Senese di Cultura, organizzatore di conferenze e mostre collettive di varie arti figurative.



autoritratto


Nel 1976 con la volontà di dar vita ad un gruppo di persone per valorizzare l’interesse per l’arte e la cultura della Città rifonda l’”Associazione Senese Cultori e Amatori d’Arte”, già costituitasi senza molto “seguito” nel 1946, che ora, oltre a lei stessa, riunisce Enzo Bianciardi, Enrico Posarelli, Oscar Staccioli in qualità di pittori, Plinio Tammaro scultore e con funzioni di… cassiere, Maria Raselli musicista, Mary Casini Bellini letterata con funzioni di addetto stampa.
Ne diviene prestigioso Presidente Enzo Carli cui succede Roberto Barzanti.
Nel 1980 la poetessa senese lascia la sua città e la Selva, la Contrada che ha sempre portato nel cuore, per riunirsi ai senesi di tutti i tempi.

Sul cuore colori
spavaldamente accesi della mia Contrada
e la mia fiamma a brividi d’ardore
ansiosità repressa
spasimo d’attesa camuffata
di finta calma a movimenti queti
sbandiera a sfiocchi larghi sulla seta
alto guizzante a crepitii sonori…

(da: Palio vampa del dinamismo senese)


questa pagina è stata curata da Franco Baldi
fotografie: archivio fam. Cucini