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L'evento del 6-7 febbraio 1991 rappresenta ancora ad oggi la nevicata più abbondante dal dopoguerra, in quanto, seppur per poche ore, è stato raggiunto l'accumulo di 40 cm al suolo, superando si e no di 1- 2 cm l 'accumulo dell' 8- 9 gennaio 1985 e probabilmente anche del Febbraio 1956 ! Le temperature e la collocazione della bassa pressione si sono infatti combinate in modo perfetto... vediamo come.
Nei giorni che precedettero quella data, il tempo era stato freddo e secco, come tipicamente accade in situazioni di afflusso settentrionale diretto nel cuore del Mediterraneo, senza che ci sia ad interessare la Toscana un richiamo caldo-umido associato ad una bassa pressione…ma già dal giorno 3 Febbraio la situazione andava cambiando: l’enorme alta pressione che da giorni e giorni dominava l’Europa centro-settentrionale si andava ritirando sulla Scandinavia, lasciando i bacini del Mediterraneo in balia di afflussi freddi da est che tendono in tal caso a venire a combinarsi con aria calda e umida, come mostra la mappa...
nel pomeriggio del 4 il cielo si coprì verso le 14 e cominciò a nevicare a tratti fino a sera, tanto che la mattina del 5 ci svegliammo, dopo 6 anni, con il suolo leggermente innevato… l’evento stupì tutti, abituati ormai a veder nevicare più facilmente al sud piuttosto che a Siena, in pieno stile anni '90... ma adesso che da quel lontano Marzo 1987 non si era vista che qualche nevischiata senza accumulo, quei 2 cm risvegliavano antiche emozioni perdute… e pensare che il grosso doveva arrivare: le previsioni annunciavano un peggioramento al centro-nord, a causa di una bassa pressione in quota in arrivo dal nord Europa , ben visibile nell’archivio carte di wetterzentrale. Essa si portò da nord delle Alpi verso il sud della Francia, generando un contrasto con aria più calda e umida da sud, e tale contrasto portò alla formazione di un minimo al suolo sul Ligure… ad oggi, questa posizione della bassa pressione al suolo, se le temperature in quota- come in quel caso- si mantengono sotto i -4/-5° alla quota di 850 hpa (circa 1500 m s.l.m.), è considerata la situazione ideale per la neve a Siena... ecco la mappa della temperatura a 1500 m :
ed ecco la mappa della pressione: si noti il minimo in formazione sul Ligure, frutto dell' aria fredda da nord che si scontra con quella calda da sud, e si forma al punto giusto !
alle 22 del giorno 5 il cielo diventava rosso per le nubi, la pressione scendeva costantemente, la temperatura era vicina allo zero, e non era inversione termica ! Alle 7 del mattino l' impazienza mi fece affacciare alla finestra e così vidi una scena incredibile!!! La neve cadeva a larghe falde, a bufera, con vento impetuoso da nord-ovest…neve compatta, asciutta… sul corrimano delle scale c’era un massetto di 10-15 cm, e continuava a nevicare… come si fece giorno, il paesaggio appariva ancor più incredibile: 20 cm di neve, mentre il fenomeno si attenuava, continuando tuttavia in maniera moderata fin verso le 12, quando misurai ben 28 cm: la quantità massima mai registrata in vita mia a Siena in un singolo evento: infatti era caduta tutta in neanche 6 ore !! Il minimo infatti, oltre che formarsi nella suddetta posizione ideale, si era anche spostato con traiettoria ottimale, ovvero verso est- nord- est, invece che scivolare lungo la costa come altre volte (13 dicembre 2001) è accaduto:

Il pomeriggio di quel 6 Febbraio fu indimenticabile…il sole rischiarava un paesaggio da fiaba, la città era paralizzata (per la prima volta dopo l’8 Gennaio 1985, e da allora succederà di nuovo solo il 13 Dicembre 1995) mentre il calare della notte ed il cielo sereno faceva scendere la temperatura fino a –11 verso le 5 del mattino successivo, quando cominciò di nuovo ad annuvolarsi… non ero molto fiducioso perché le previsioni annunciavano un aumento delle temperature, ma tuttavia alle 10 ricominciò a nevicare debolmente, e il termometro saliva da –7 a –5, mentre verso le 15 la nevicata si fece consistente, provocando ulteriori accumuli con –2. Alle 18 stavo assistendo all’innevamento tra i più consistenti del secolo scorso nella mia città: l’altezza della neve superava i 30 cm!! Ovunque era il blizzard, e lo spessore della neve dominava sul paesaggio più che in ogni altra nevicata da me vissuta... Siena aveva assunto un aspetto decisamente insolito:
le vie del centro storico, di solito restie più che mai a imbiancarsi, avevano una coltre di almeno 25- 30 cm anche nelle zone più riparate, e sembravano quelle di un paese appenninico ! Il buio della sera copriva un paesaggio che purtroppo non avrei ammirato il giorno dopo, perché nelle ore successive, e più precisamente verso mezzanotte, la copiosa nevicata che aveva portato l'accumulo a ben 39/ 40 cm (fonte osservatorio di Poggio al Vento) si tramutò in pioggia, ed io fui svegliato nel sonno dall’inconfondibile rumore di quello che era ormai un diluvio monsonico: la maledetta posizione di Siena, riparata dagli afflussi da nord, non è molto favorevole alle nevicate da aria calda sopra aria fredda (neve da cuscino freddo), ed infatti al primo sbuffo d’aria calda da sud, il gran freddo aveva retto appena il tempo di far depositare altri 11 cm in quel 7 Febbraio, per poi cedere il passo ad uno scioglimento massivo e irreversibile il mattino dopo… i pochi istanti con 40 cm cedettero il passo ad un paesaggio, il mattino dopo, ancora imbiancato, ma di si e no 10-15 cm di neve fradicia che rimaneva solo nei punti bassi: alberi e tetti infatti furono subito ripuliti... ovunque scorrevano grossi rigagnoli di acqua fangosa…. Nel pomeriggio addirittura uscì a tratti il sole, la temperatura salì a +9, ed i giorni successivi il libeccio riportò quel tipico tempo umidiccio e tiepido, e della neve rimaneva solo il ricordo…
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