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- 7 giugno -

1676: un Palio straordinario in onore della cognata di papa Alessandro VII




stemma famiglia Chigi


  
Ultimo Straordinario dedicato a un componente della famiglia Chigi. In questo caso in onore della consorte del Principe Agostino, fratello di Papa Alessandro VII.
Forse per distrazione, il Cancelliere Raspanti indicò al lato sinistro della pagina della Biccherna che si sarebbe dovuto svolgere un "Palio per la venuta dell'Ecc.mo Principe Chigi" , senza però dar seguito al testo della delibera.
Nonostante questa omissione che indurrebbe a far credere alla non effettuazione del Palio, la corsa venne regolarmente disputata come annotò in tarda serata Messer Gabriello Gabrielli, Camerlengo dell'Onda: "...si corse detto Palio e lo vinze la nostra Contrada, con haver corso due volte e tutte e due le volte sempre fù il primo il cavallo della nostra Contrada, e si diede al fantino de denari della Cappella per la sua mancia lire quaranta, passato capitolarmente conforme altre volte hanno dato quando la contrada ha hauto Palii".
Il Palio era "di damascho verde con il fregio rosso fatto correre dall'Ill.mo Sig.re Celso Bargagli in Piazza con i cavalli" e venne ceduto tre anni più tardi per diciotto scudi.
Conseguito con molta probabilità da Bacchino e riconosciuto ufficialmente dal Comune, sembrerebbe, ma la notizia è priva di verifica, che da questo Palio in avanti avesse inizio l'assegnazione dei cavalli per sorteggio, che all'epoca era valido anche per l'ordine alla Mossa. "Si facevano sortire dal Prato i cavalli, e si facevano andare passato il Palazzo dei Diavoli fino al luogo detto il Cappuccino, e messi che erano in fila si dava la mossa e detti cavalli dovevano arrivare alla fine del muro del Prato, e quello che ne veniva al termine il primo, era escluso dalla scelta, ed era mandato via, e il suo fantino guadagnava un testone, e il resto dei cavalli, entravano dentro il Prato per farsi la scelta".




Il manoscritto del S.Maria della Scala ci informa che "furono a correre n°12 Contrade il quale vense l'Onda, e fù corso due volte per non essere la prima volta buona la mossa benche fusse stata prima la detta Contrada vi fù due premij uno l'hebbe la Torre, e uno la Tartuca" che, come ribadisce il Macchi, addobbò un bellissimo carro con l'arme di Casa Chigi.
A conferma di ciò, la Tartuca conserva un vassoio d'argento raffigurante "Il ratto d'Europa", ma la Contrada non è in grado di stabilire se si riferisce al premio di quest’anno oppure a quello aggiudicatosi il 2 luglio successivo. Anche l'Oca fu fra le partecipanti.




questa pagina è stata curata da Maura Martellucci e Roberto Cresti