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- 11 aprile -

1954: il passaggio della VI Coppa della Toscana







  
La scuderia senese degli automobilisti partecipanti alla VI Coppa della Toscana, ha ancora una volta tenuto alto il prestigio della nostra città.
Tre sole macchine erano iscritte alla gara, poche invero perché numerose defezioni si sono riscontrate fra gli sportivi senesi che da anni partecipano alle maggiori manifestazioni automobilistiche nazionali.




Defezioni certo dovute a mancanza di mezzi meccanici, che da parte di vari piloti, saranno, ci risulta presto sostituite con altri più idonei.
Maggiorello Maggiorelli, ha avuto sfortuna. Un banale incidente, cioè la rottura di un semiasse, ha costretto il popolare corridore a rinunciare alla partenza da Firenze.
Il fratello Anselmo 3° arrivato nella sua categoria (750 sport), ha avuto lungo la salita dei Poggi di Colle, la senzazione di aver fuso. Infatti egli è giunto al controllo dei Due Ponti col motore in folle.
I meccanici hanno subito tentato di rimettere la macchina in condizioni di compiere gli ultini 160 km. del percorso, ma non c'era niente da fare.
Ritirarsi o proseguire zoppicando, su tre cilindri.
Anselmo Maggiorelli ha giuocato il tutto per tutto e dopo circa 18 minuti di sosta, ha ripreso la marcia, riuscendo a piazzarsi, come abbiamo detto, decorosamente al 3° posto.
Altra coppia, Pio Guerrieri e Rino Capaccioli sulla minuscola Isetta, partiti in coda alla sua categoria è riuscita, su nove macchine partite, a piazzarsi al 4° posto.
Il controllo a Siena era sistemato lungo un rettilineo che precede il viadotto ferroviario dei Due Ponti.



Maggiorello Maggiorelli

L'A.C.I. senese, al quale non sono venuti a mancare gli elogi da parte degli organizzatori della gara per le perfette segnalazioni disposte lungo tutto il percorso della nostra provincia, ha disimpegnato, mobilitando il suo personale al completo unitamente ad alcuni tifosi dell'automobilismo, il completo servizio ivi compreso quello telefonico, che era collegato al posto di controllo di via Girolamo Gigli.
Nessun incidente degno di rilievo si deve registrare lungo il percorso della nostra provincia, eccezion fatta per un principio d'incendio di una macchina e qualche ribaltamento che per fortuna si è risolto soltanto con danni materiali.
Foltissimo è stato il pubblico che disciplinatamente ha assistito acclamndo al passaggio delle velocissime macchine.


questa pagina è stata curata da Orlando Papei
crediti: La Nazione dell'11 aprile 1954, articolo a firma di Guido valigi