La rivista era all’inizio composta di 20 pagine, sottotitolata “Periodico di vita senese, scritto da senesi, per i senesi” ed era nata da un suggerimento di Avio Cambi, imprenditore della TAP Grafiche di Poggibonsi che, lungimirando una novità editoriale divulgativa dei valori peculiari di Siena, aveva proposto il patrocinio di un meccanismo che, alimentato da amicizie appassionate alla cultura senese e da gratuità collaborativa, si era facilmente messo in moto.
Alla scomparsa di Avio, il figlio Carlo, facendo suo il desiderio paterno di sostenere Il Carroccio, ne volle proseguire la pubblicazione fino al Maggio 2018… così, durante un’avventura editoriale di 173 numeri, le pagine della rivista, progressivamente incrementate fino ad oltre 130 per ognuno di essi, hanno raccolto articoli, racconti, poesie e perfino canti che raccontano Siena, la sua gente, le sue terre ed il suo Palio valendosi inoltre di molteplici forme espressive quali importanti immagini fotografiche (proposte graziosamente da una nutrita schiera di fotografi) ed, in omaggio ai lettori, fascicoli allegati, copie anastatiche di manoscritti, pubblicazioni rare e realizzazioni audio-video appositamente realizzate su musicassetta, CD e DVD.
L’intera raccolta è conservata, oltre che dalla Biblioteca degli Intronati, da numerosi senesi e… non, collezionata lungo i trentaquattro anni della sua pubblicazione.
Infine, a pagina 95 dell’ultimo numero, una nota informa di come consultare l’opera: attraverso il sito internet www.carlocambieditore.it/, cliccando su “altre categorie” e su “L’Archivio di 34 anni” si accede liberamente ad un indice pdf di tutti i titoli degli articoli e scritti pubblicati, degli eventi editoriali relativi al “Carroccio di Siena” oltre ad elenchi dei collaboratori ed a riproduzioni delle copertine.