Le ultime prove
Sabato sera una folla grandissima
era presente alla prova generale che
di solito presenta molto interesse, perchè
tutti i cavalli sono lasciati liberi di
dimostrare la propria forza. Questa volta
non è stato così, ed alcuni dei cavalli
evidentemente erano trattenuti dai rispettivi
fantini. Tuttavia la corsa riuscì
abbastanza bene e venne vinta dall'Unicorno.
La città era ieri tutta adorna di
drappi e di bandiere. Ai confini d'ogni
contrada e alle abitazioni dei capi di
esse sventolavano altre bandiere e le
une e le altre destavano la più piacevole
sorpresa in coloro che per la prima
volta visitavano Siena in occasione del
palio.
La bellissima piazza del Campo si
era riempita di pubblico, moltissimo tempo avanti allo spettacolo.
Alle 18,15 fece l' ingresso in piazza
lo storico corteo, al suono del campanone
della Torre del Mangia.
Il palio, artistico lavoro del pittore
Merlini, venne portato in trionfo nella
contrada vincitrice. E' impossibile descrivere
la gioia che invase il popolare
rione. Intanto che in chiesa si facevano
funzioni di ringraziamento e il rullo dei
tamburi si mescolava alle grida altissime
di giubilo, venivano aperte le sale
della contrada per ricevervi i visitatori
con la tradizionale generosa cortesia. | |
Prima della corsa Senza tema di errore, si può affermare
un crescendo meraviglioso nel concorso
dei forestieri che vengono a Siena
per godere l'eccezionale spettacolo dei
nostri palii. Alle 18,20 il corteo ha fatto ingresso
nella Piazza del Campo al suono del
Campanone e della marcia trionfale intonata
dai trombetti e musici di palazzo.
Alle ore 19,15 le comparse con il resto
del corteggio hanno preso posto nel
palco appositamente eretto alla base del
palazzo Comunale; ed uno sparo di mortaletto
ha annunziato che i cavalli uscivano
dal cortile del Podestà. Allorchè
hanno fatto ingresso nella pista dirigendosi
al canape, sono stati accolti da un
mormorio prolungato.
Sabato i dragaioli e le contrade
alleate si sono recati sotto il palco dei
Giudici a prendere il palio.
Nella piazza Umberto I e nella via
del Paradiso, che sono le arterie principali
della contrada del Drago, sono stati
appesi subito i tradizionali braccialetti.
Oggi, alle ore 18, avrà luogo il
palio a sorteggio, ideato e organizzato
dalla Società fra industriali, commercianti
e affini. Avvertiamo che i cavalli saranno
contrassegnati con i medesimi numeri,
con i quali furono consegnati nel primo
palio.
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A questa corsa indovinata per la sua originalità e interessantissima per la focosa gara, cui ha dato luogo, assisteva ieri sera un pubblico numeroso quasi quanto quello dell'altro giorno. Alle 18,30 i carabinieri a piedi e a cavallo e gli agenti di P. S. avevano già sgombrata la pista. Quindi da una finestra del secondo piano del Palazzo comunale sono state annunziate le contrade ed i numeri dei cavalli estratti a sorte, in quest'ordine: Aquila, cavallo N.3, che nella corsa del palio aveva il Nicchio; Torre, cavallo N.5, che aveva nella corsa del palio; Drago, cavallo N.9, che aveva il Leocorno; Oca, cavallo N.2, che aveva il Bruco; Onda, cavallo N.7, che aveva la Lupa; Lupa, cavallo N.4, che aveva la Pantera; Pantera, cavallo N.10, che aveva il Drago; Istrice, cavallo N.6, che aveva la Civetta; Civetta, cavallo N.1, che aveva la Selva; Chiocciola, cavallo N.8, che aveva l'Aquila. L'estrazione dei fantini, il vestirsi di costoro ed il montare in sella, ha fatto perdere una mezz'oretta di tempo, facendo così impazientire il pubblico. Alle ore 19 i fantini sono usciti dal cortile del Podestà, brandendo il tradizionale nerbo. Tra i due canapi hanno preso posto nell'ordine seguente: Drago, Istrice, Aquila, Onda, Civetta, Lupa, Chiocciola, Pantera, Torre e Oca. La mossa è stata data magnificamente dal dott. Mecucci. I cavalli sono partiti in gruppo serrato. Hanno preso subito la testa i fantini del Drago, dell'Istrice e della Pantera. L'Istrice presso S.Martino è venuto primo, seguito dalla Pantera e dall'Oca. Quest'ultima al secondo giro ha sorpassato le altre e si è mantenuta prima sino al termine della corsa. Il fantino, maneggiando continuamente ed energicamente il nerbo, ha tenuto sempre addietro la Pantera. Una corsa così combattuta, così emozionante non si era veduta da molti anni. Il pubblico, elettrizzato, manifestava chiaramente il suo vivo entusiasmo. Il fantino dell'Oca, Alduino Emidi, detto Fracassa o Zaraballe, è andato a cadere, estenuato, tra le braccia dei carabinieri e delle guardie di città che in gran numero gli si sono serrati intorno; tuttavia ha ricevuto una bastonata da un nicchiaiolo, perché, avendo questo fantino corso per il palio nel Nicchio e su di un cavallo buono, non aveva riportato la vittoria. Il bastonatore è stato arrestato. Durante questo episodio veniva consegnato il palio, opera del signor Corrado Parenti, agli ocaioli, i quali, in mezzo a grida assordanti di giubilo, lo hanno preso e portato in trionfo nel rione. Intanto il fantino, nonostante le sue proteste, è stato condotto a viva forza al Municipio, dove, per prescrizione, si dovevano recare tutti i fantini, appena terminata la corsa. Molti hanno creduto che fosse stato arrestato e si son messi a gridare che rilasciassero il fantino. Durante il percorso dalla mossa al Comune sono nati numerosi, ma insignificanti tafferugli. Ci si dice che un carabiniere sia anche caduto in terra. Sono stati fatti altri tre arresti, e gli arrestati sono stati condotti nel cortile del Podestà, di cui sono stati chiusi i cancelli in faccia al pubblico che vi era accorso gridando e protestando. I presenti sono stati spinti indietro e trattenuti dai numerosi carabinieri e guardie. Si è continuato a chiedere rumorosamente la libertà degli arrestati. Il clamore è durato più di un'ora. Ad un certo momento è sopraggiunto il procuratore del Re cav. Ghidoli, il quale ha spiegato un'ammirevole opera di pacificazione. Gli arrestati sono stati lasciati in libertà e fatti uscire da una porta di Salicotto ed il fantino, circondato da carabinieri e di agenti, è stato accompagnato in Fontebranda, seguito da un codazzo di ragazzi che gridavano e fischiavano. Al contrario, nel rione, il comparire del fantino è stato accolto da applausi entusiastici. Nelle sale della contrada, già aperte e piene di persone, il fantino è stato da tutti vivamente complimentato per la bella vittoria, guadagnata con la sua bravura. Sino a tarda ora il rione è stato festante e affollatissimo. Il palio è stato portato in trionfo nei rioni delle contrade alleate. La contrada dell'Oca ha riportato con questa la 47a vittoria. I premi in danaro offerti dalla Società dei Commercianti ai fantini, furono così distribuiti, secondo il loro ordine di arrivo al traguardo: Oca, Emidi Alduino L. 100; Pantera, Beligni Sallustio L. 70; Torre, Sampieri Guido L. 40; Lupa, Leoni Domenico L. 30; Aquila, Menichelli Francesco L. 20; Istrice, Menichetti Alfonso; Civetta, Fradiacono Domenico; Drago, Cerpi Giulio; Chiocciola, Del Porro Pilade e Onda Meloni Angelo, L. 10 ciascuno.
Questa sera, nella piazza del Campo,
sarà eseguito il medioevale giuoco
della Pallonata senese, al quale prenderanno
parte 15O ginnasti, istruiti e diretti
dal Club Sport. |