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16 agosto 2000
LEOCORNO

DEDICATO A S.CATERINA COMPATRONA D'EUROPA

L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente
1 Non corse per malattia del cavallo (cfr.)

Venus VIII LEOCORNO
Mafalda TARTUCA Il Bufera
Urban II ONDA Clemente
Votta Votta BRUCO Il Pesse
Asabinchere TORRE Massimino II
Zlata Husa GIRAFFA Velluto *
Velenosa SELVA Veleno II
Re Artù PANTERA Cianchino
Zilata Usa LUPA Scintilla
(Zullina) OCA non corse 1

Questa combinazione di 10 contrade si verificò pure il 2 luglio 1762 (cfr.)
MOSSIERE: Giorgio Guglielmi da Vulci






CAPITANO: Alfredo Mandarini
PRIORE: Lorenzo Sampieri
MANGINI: Marco Andreini - Mario Minucci
BARBARESCO: Roberto Oddo

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1995
Primo Palio vinto da questo fantino




Ancora assente Giove i cavalli più ambiti sono i "soliti" Votta Votta e Re Artù, outsider Venus VIII e Urban II, poi sei esordienti sconosciuti. Votta Votta torna nel Bruco che conferma la fiducia al Pesse, Re Artù ritorna per la terza volta nella stalla della Pantera. Proprio la Contrada di Stalloreggi vivacizza le prove, dando vita ad un valzer di monte che vede protagoniste anche Selva, Giraffa e Oca. Re Artù viene montato egregiamente sia da Gregory Baldicchi che da Bighino, ma nella Pantera serve una monta prestigiosa e arriva Cianchino che lascia la Selva all'improvviso. In Vallepiatta si rimedia prima con Tredici e poi con Veleno che arriva al Palio per montare la "sua" Velenosa. L'Oca sembra orientata a confermare Mamassino, girando Trecciolino alla Giraffa, ma all'ultimo momento Bruschelli preferisce tornare in Fontebranda e in Provenzano viene concessa fiducia al giovanissimo Dino Pes detto "Velluto". Ma dopo la Prova Generale qualcosa cambia, una colica mette KO Zullina, l'Oca è costretta a rinunciare al Palio e Trecciolino resta a piedi. Anche nell'Onda succede qualcosa di strano nella serata di vigilia, l'intera stalla viene "sfiduciata", Urban II viene dato in pessime condizioni e la tensione in Malborghetto è altissima. La mossa del Palio non ha tempi lunghi, Massimino nella Torre cerca l'accordo con Scintilla di rincorsa, ma il modesto Asabinchere è irrequieto e infastidisce notevolmente il Bruco. Verso lo steccato sono molto tranquille Leocorno, Tartuca e Onda e proprio queste Contrade prendono la testa. Bruco e Torre partono malissimo, Asabinchere si strappa dopo pochi metri, si corre praticamente in otto. Al primo San Martino Onda e Tartuca girano molto larghe e finiscono ai materassi, Clemente cade, Bufera resta in groppa a Mafalda ma per lui il Palio è compromesso. Il Leocorno prende il comando tallonato dallo scosso dell'Onda e dalla Lupa in grande rimonta, ma al primo Casato l'azione di Scintilla si infrange nel colonnino. Dè spinge con sicurezza Venus VIII, il Bruco recupera posizioni, mentre al secondo San Martino cadono Selva e Pantera, con Cianchino decisamente sotto tono. Per il Leocorno è praticamente fatta, Dè ha un piccola esitazione all'ultimo San Martino, ma Urban II non riesce a colmare il distacco, Il Pesse cade all'ultimo Casato. Per la Contrada di Pantaneto arriva la quinta vittoria in soli vent'anni, conquistata con un binomio poco considerato alla vigilia dimostratosi nettamente superiore sul tufo.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
i Masgalani
































LE CADUTE DEI FANTINI





























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