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16 agosto 1988
AQUILA


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
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* Fantino esordiente

Liunica TORRE Il Pesse
Sole Rosso GIRAFFA Truciolo
Lespine LUPA Bastiano
Euro LEOCORNO Tredici
Galleggiante CIVETTA Aceto
Lobelia TARTUCA Bonito da Silva
Figaro AQUILA Bucefalo
Miura OCA Cittino II
Odeon NICCHIO Massimino II
Fogarizzu ONDA Cianchino

MOSSIERE: Mauro Checcoli






CAPITANO: Renato Romei
PRIORE: Adinolfo Brandolini d'Adda
MANGINI: Fabio Marchetti - Girolamo Brandolini d'Adda
BARBARESCO: Ameraldo Bianciardi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1981
Unico Palio vinto da questo fantino




Assente il grande Benito e la bizzosa Vipera, nessuno dei dieci cavalli prescelti ha mai vinto in precedenza. Figaro e Galleggiante sono i pezzi pregiati e fanno felici Aquila e Civetta. Aceto, a caccia della quattordicesima vittoria, approda alla Civetta che cede Cittino all'Oca. L'Aquila chiude subito con Bucefalo che ha già montato Figaro nell'agosto 1985. Nella Torre c'è Il Pesse a lungo conteso alla rivale Oca, tuttavia la debuttante Liunica non è fonte di grosse speranze. Ancora una mossa difficile per Mauro Checcoli, l'Onda di rincorsa cerca di cogliere impreparata la Torre che è allo steccato, Leocorno e Civetta si danno noia, i cavalli, già nervosi, vengono fatti uscire dai canapi per cinque volte. Cianchino coglie al volo un'esitazione del Pesse ed entra. L'Aquila è risalita dal settimo al primo posto, Figaro parte velocissimo seguito da Civetta e Lupa. Nonostante questa palese irregolarità la mossa è ritenuta valida, l'Oca resta ferma al canape. Al primo San Martino l'Aquila ha già un grande vantaggio, cadono rovinosamente Lupa, Giraffa e Torre, solo la Civetta resta sulla scia di Figaro. Al secondo San Martino, Aceto rischia di cadere e Bucefalo incrementa il suo vantaggio. Al secondo Casato si spegne definitivamente la speranza della Civetta, Tredici manda Aceto nei palchi e passa secondo seppur con uno svantaggio abissale. Per l'Aquila è fatta, Bucefalo alza il nerbo già all'ultimo San Martino, dietro arrancano Nicchio e Leocorno, staccate di mezzo giro.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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