Il quindicesimo Palio straordinario del secolo è dedicato ad un evento davvero eccezionale, lo sbarco dell'uomo sulla Luna.
La tratta emette un verdetto inequivocabile, l'Oca con Topolone è la grandissima favorita, considerando lo strapotere di questo cavallo e la scarsa affidabilità dagli altri soggetti quotati, Ercole su tutti.
Dopo tre prove non corse per la pioggia le altre tre servono solo a consolidare le monte. Nove Contrade su dieci arrivano al Palio con lo stesso fantino impiegato nelle prove eccetto il Leocorno che sostituisce il giovane Frasca con Peppinello. L'Oca è di rincorsa, Aceto dopo una lunga attesa e un fìtto colloquio con Rondone, nono al canape, si decide ad entrare.
La Civetta parte bene, mentre il Drago ostacola nettamente il Bruco e la Chiocciola. L'Oca sullo slancio della rincorsa si porta subito al comando, dietro ci sono la Civetta e il Drago che cade.
Il Palio non ha praticamente storia, la Civetta resta sempre seconda, con Ercole che per la prima volta riesce a curvare senza fermarsi.
Capretto all'ultimo Casato tenta un disperato recupero, ma è tutto inutile, l'Oca vince col tempo record di 1' 15".
Un'ultima curiosità riguarda il drappellone di Marte, il quale per dipingere il cavallo ed il fantino in primo piano sul cencio, prende ispirazione dalle foto dell'arrivo vittorioso di Aceto e Topolone nel 1965, gli stessi protagonisti del Palio della Luna.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
















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