Il quattordicesimo Palio straordinario del secolo nasce fra le polemiche ed ha un
prologo del tutto inedito.
L’istrice contrario alla motivazione ed alla disputa dello straordinario non da la sua
adesione.
Le prove sono all’insegna della tranquillità, la seconda e la terza saltano per il
maltempo.
Le favorite Lupa, Giraffa ed Oca si accordano subito con i rispettivi fantini.
Solo la Chiocciola è incerta con Canapetta che non ripone molta fiducia in Selvaggia, in
San Marco arriva Bazza dalla Torre che avalla lo scambio dei fantini.
La vigilia del Palio è turbata da un episodio molto grave, il drappellone dipinto da
Bruno Marzi viene trafugato dalla Chiesa di San Vigilio.
La bravata è opera di un gruppo di studenti bolognesi, sul carroccio sfila un minuscolo
bozzetto su di un lenzuolo bianco.
Nel frattempo anche gli scienziati a cui il Palio è dedicato se ne vanno a Perugia.
Il Palio è molto teso, sembrano ripetersi i fatti dell’agosto 1966, dopo una prima mossa
annullata per una forzatura del Bruco, che cade al canape, arriva quella valida, almeno
così si pensa.
Escono prime dai canapi Onda ed Oca, a San Martino cadono Selva e Giraffa con
Topolone che resta incastrato nei materassi.
Al Casato cade Mezzetto che sviene; dopo poco scoppia il mortaretto, la mossa è
invalidata.
La tensione è altissima, c’è il pericolo di rivedere le scene dell’anno precedente, intanto
il Mossiere Fuligni sparisce.
Sul verrocchio sale il vigile urbano Fedro Valentini, è il quinto mossiere in cinque Palii.
Si cambia busta, fra i canapi c’è anche Mezzetto che si è rimesso e c’è Topolone, salvo
dopo la tremenda caduta.
Dopo una caduta al canape di Bazza arriva la mossa valida.
Parte benissimo la Giraffa, seguita da Lupa e Leocorno, la Chiocciola resta ferma.
Il vantaggio della Giraffa si fa subito consistente, dietro Lupa e Leocorno sono già
staccate.
Il Palio è praticamente concluso, Tristezza spinge Topolone con sicurezza mentre nelle
retrovie cadono Bruco e Torre.
Per Topolone è il trionfo dopo la grande paura, a sancire il suo strapotere l’arrivo di
Tristezza con entrambe le braccia al cielo, senza mani.
Per la Giraffa un’altra vittoria nello straordinario dedicato agli scienziati dopo quella del
1913.
Nel museo della Giraffa oltre al Palio "rubato", poi restituito, è conservato il bozzetto
che campeggia vicino aI drappellone originale.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

















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