Le prove di questo Palio sono piene di incidenti, ne fanno le spese Veleno che doveva correre nell'Istrice, Tristezza che arriva alla carriera tutto ammaccato ed i cavalli Gaudenzia e Metallina anch'essi malconci.
Il Mossiere Casilli, dopo gli incidenti della quarta prova, lascia l'incarico ad Andrea Fagnani che si trova subito in difficoltà.
Infatti la sera del Palio è necessario far ricorso alla seconda busta. Nella prima mossa l'Onda, con l'esordiente Canapetta, cade al canape, le altre contrade partono lo stesso con il mortaretto che esplode con grande ritardo. Si torna nell'Entrone ed il nuovo allineamento fa salire alle stelle le quotazioni della favorita Chiocciola con Uberta ed il promettente Solitario.
Infatti la Contrada di San Marco parte in testa seguita dall'Oca, la Pantera, che cerca l'ostacolo all'Aquila, si fa trovare completamente rigirata.
A San Martino la Chiocciola è prima, seguita dall'Aquila e dal Nicchio che incalza nonostante Metallina sia in precarie condizioni fisiche. Le posizioni restano immutate per un giro, si prospetta un duello fra le due sorelle della famiglia de Mores, Uberta e Salomè.
L'Aquila al secondo San Martino riesce a passare la Chiocciola, Solitario nel tentativo di rimontare cade al Casato, il Nicchio non regge il ritmo e l'azione di Metallina si spegne. Il terzo giro è una formalità, l'Aquila trionfa con Tristezza incerottato.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)


BOZZETTO














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