Vittoria netta ed annunciata per il Bruco che passa la cuffia all'Istrice. Alla tratta si assegnano ben otto barberi debuttanti, gli unici esperti sono Archetta e Ravi II, il morello compagno di scuderia della star Gaudenzia che viene scartata per manifesta superiorità.
Al Bruco tocca Sturla e dall'Oca, dopo la prima prova, arriva Ciancone che dopo il cappotto del 1951 vive un momento di appannamento.
La Pantera corre la prima prova, viene esentata per le altre ed arriva al Palio con Rondello zoppo, il cavallo dell'Oca si infortuna alla terza prova col fantino Rompighiaccio, la Contrada di Fontebranda è costretta a rinunciare a correre.
Dopo il corteo storico, in cui le comparse sfoggiano i nuovi costumi, si entra fra i canapi, con Vittorino di rincorsa le quotazioni del Nicchio sono in netto rialzo. Infatti è il Nicchio a partire primo insieme alla Pantera con Tristezza all'esordio e Rondello zoppo, il Bruco è terzo.
La Pantera regge per poco ed il Nicchio prende deciso il comando, ma davanti al Palco delle Comparse il Bruco è già primo e domina il resto della carriera. L'unica insidia è portata dalla Selva con il Biondo e Ravi II, ma non vale a nulla.
Festa grande per il Capitano e Rettore Luigi Socini Guelfi e per la Nobile Contrada del Bruco, che torna a festeggiare dopo ben trentatre anni di amarezze. Sesta vittoria per Ciancone, la quarta consecutiva conquistata con un barbero esordiente ed in una contrada a secco da molti anni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

STUDIO LUCE

















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