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16 agosto 1955
SELVA

DEDICATO AL V CENTENARIO DELLA NASCITA DEL PINTURICCHIO


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente

Archetta SELVA Romanino *
Roburrina DRAGO Giove
Trappola ISTRICE Il Terribile
Scienza LEOCORNO Seguito *
Velka OCA Ranco
Gaudenzia TARTUCA Ciancone
Copita LUPA Mezz'etto
Aminga CHIOCCIOLA Tristezza
Sturla TORRE Vittorino
Incantatella CIVETTA Biondo

MOSSIERE: Guido Guidarini






CAPITANO: Umberto Bonelli
PRIORE: Francesco Bindi Sergardi
MANGINI: Pietro Bardelli - Luigi Becchi - Gino Cipriani
BARBARESCO: Vasco Bartoli

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1953
Unico Palio vinto da questo fantino




Torna Gaudenzia e tocca alla Tartuca che si accorda subito con Ciancone, l'altra favorita è la Torre con Sturla, la fresca vincitrice di luglio, che viene affidata a Vittorino al suo debutto per i colori di Salicotto. Per il resto poco o niente, nemmeno Archetta viene considerata più di tanto, tocca alla Selva che decide di dare una possibilità al giovane Romanino, fantino già da qualche tempo nel giro paliesco. Tuttavia a correre la prima prova nella Selva è un certo Pietro Cutrone, in realtà Antonino Pecoraro, fratello di Tristezza che corre nella Chiocciola, il Regolamento vietava ancora a due consanguinei di correre il Palio ed il falso Cutrone resta a piedi. Pochi movimenti di rilievo nelle prove, nell'Oca corre sempre Rompighiaccio, ma per il Palio su Velka c'è Ranco. L'entrata di rincorsa della Civetta ha un esito incredibile, il Biondo non riesce a controllare Incantatella che si schianta contro il verrocchio, quasi travolgendo il Mossiere. La mossa è valida, la Selva parte nettamente prima seguita da Istrice e Chiocciola. La favorita Tartuca viene ostacolata da Oca e Lupa, mentre la Torre parte malissimo, in grande ritardo, penalizzata dalla rincorsa della Civetta. La Selva è tranquilla in testa, dietro Istrice e Chiocciola si danno battaglia fino alla caduta del Terribile al secondo Casato. Nel frattempo la Torre rimonta alla grande, ma Vittorino cade all'ultimo San Martino volando letteralmente dalla groppa di Sturla. Romanino ed Archetta hanno già vinto, tra lo stupore generale, seconda la Chiocciola di molto staccata e soddisfatta per la purga presa dalla Tartuca con la grande Gaudenzia. Dopo dieci anni vince il Palio un fantino esordiente. Un'ultima curiosità proprio su Romanino, pare che durante la carriera fosse ubriaco, per aver diviso, col barbaresco della Selva, un beverone particolarmente gustoso ed alcolico che Archetta aveva sdegnosamente rifiutato.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
MASGALANI























LE CADUTE DEI FANTINI








NUMERO UNICO










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