Fra i tre esordienti di questo Palio spicca il nome di Giuseppe Gentili detto "Ciancone" che arriva a correre in Piazza seguendo le orme del fratello Gino. Proprio la Giraffa è la favorita d'obbligo con Mughetto, insieme alla Civetta con il mitico Folco.
Nelle prove c'è un'alternanza di monte incredibile, solo Giraffa e Torre non cambiano mai il fantino, mentre nelle altre Contrade si cambia praticamente in ogni prova. Curioso il dato del Napoletano che corre cinque prove su sei, in tre Contrade diverse, senza trovare la fiducia di nessuna per correre il Palio. Nel Leocorno si rivede Angelo Serio detto "Pirulino" che non corre dal 1930.
Dalla mossa, caratterizzata da un allineamento quasi perfetto, esce prima la Tartuca, seguita dalla Civetta, si fanno trovare impreparate Torre, Drago e Giraffa.
La Tartuca si mantiene in testa per un giro, ma Giuliana non regge il ritmo delle inseguitrici e cede il comando alla Civetta, seguita da Istrice e Giraffa che ha recuperato dopo una partenza infelice.
Il Biondo riesce a mantenere la testa, conquistando la sua prima vittoria alla sua decima presenza in Piazza.
Seconda ancora una volta la Giraffa, per il vecchio Folco la rivincita su Mughetto che l'aveva beffato a luglio.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

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