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3 luglio 1908
OCA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

Gobba ONDA Zaraballe
B. di L.Brandani BRUCO Popo
B. di E.Forconi PANTERA Scansino II
M. di L.Brandani NICCHIO Testina
Calabresella SELVA Bozzetto
B. di A.Semplici GIRAFFA Rancani
Stella di A. Tonini OCA Picino
G. di O.Fiaschi TARTUCA Martellino II
B. dei F.lli Pieri LUPA Rosso
Stornino LEOCORNO Pioviscola

MOSSIERE: Pasquale Meucci


contradaioli dell'Oca dietro il Palio



CAPITANO: Emanuello d'Elci Pannocchieschi
GOVERNATORE: Carlo Alberto Ficalbi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1906
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1906




Tratta generosa per l'Oca con Stella, per l'Onda con Gobba, per il Leocorno con Stornino e per la Selva con Calabresella. L'Oca e Leocorno chiudono subito con Picino e Pioviscola, l'Onda sostituisce Fulmine con Zaraballe. Grandi difficoltà per la Selva, in virtù della recente norma che vieta l'impiego di due o più fantini consanguinei per le prove e per il Palio. Infatti, Bruco e Selva, nella terza e quarta prova, montano i fratelli Menichetti, Popo e Nappa. Le due contrade vengono invitate dal Comune ad accordarsi, ma per tutta risposta Bruco e Selva non corrono la Prova Generale per protesta. Alla fine, dopo che il Bruco si è astenuto anche dalla Provaccia, la Selva rinuncia a Nappa e monta Bozzetto. All'ultimo momento salta anche la monta della Tartuca, dove Martellino sostituisce l'infortunato Pallino. Dalla mossa partono in gruppo compatto Oca, Onda, Leocorno, Bruco, Nicchio e Lupa. A San Martino cade il Leocorno, Oca e Bruco emergono dal gruppo ed iniziano un breve duello. Popo non regge il ritmo di Picino e praticamente si ferma. Dietro l'Oca, lottano il Nicchio e la Lupa. Al secondo San Martino, davanti Picino si presenta Popo che, rimasto indietro di un giro, cerca l'ostacolo all'Oca. La scorrettezza non riesce, Picino evita l'impatto e prosegue nella sua corsa, Popo paga il suo gesto con la squalifica a vita. Tutto facile per Picino che porta Stella alla vittoria per l'Oca, precedendo Nicchio e Lupa, molto distanziate. Dopo-Palio turbolento per Zaraballe, accusato dagli ondaioli di essersi venduto viene assediato nella sua casa di Malborghetto, alle sassate il fantino pugliese risponde con una fucilata, il colpo va a vuoto ma per lui si aprono le porte del carcere per una notte.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)