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- LE PROVE DEL PALIO DEL 3 LUGLIO 1908 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.



Il Palio fu vinto dall'Oca (vedi la scheda relativa)


I migliori cavalli furono quelli toccati in sorte all’Oca, alla Selva, all’Onda ed al Leocorno; discreto era quello andato alla Pantera. Di minor forza erano gli altri cinque, con poca differenza fra loro, assegnati alle Contrade Tartuca, Giraffa, Nicchio, Bruco e Lupa.

1a PROVA - Verso le ore 18 fu estratta in Piazza del Campo una tombola di £ 300 a beneficio della cooperativa fra gli scalpellini, ornatisti ed affini, che fu vinta dal Sig.re Augusto Masi; della cinquina di £ 50 fu vincitore il Sig.re Giuseppe Grassi. Dopo ebbe luogo la corsa, che si svolse senza alcun incidente degno di nota. Dal canape partì primo il Leocorno che tale si mantenne per tutta la corsa. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Leocorno, Selva, Pantera.Il cavallo della Lupa dette molto da fare prima di entrare fra i due canapi; e vi dové essere spinto a mano e all’indietro, quando poi cadde il canape esso non partì. Vi correva il fantino Alfredo Pellegrini detto Biondo.

2a PROVA - Questa prova non ebbe esito felice. Il cavallo della Lupa, data che fu la mossa, rimase fermo al canape. Al 1° giro a S.Martino cadde il cavallo del Nicchio, ed il Bruco andò nella strada omonima. Al Casato poi, sempre alla prima girata, caddero il cavallo del Leocorno ed il fantino dell’Onda. Quando incominciava il 2° giro l’addetto allo sparo del mortaletto, credendo di avere avuto il segnale di mossa falsa, sparò un colpo, mentre invece non era stato dato alcun segnale. Alcuni fantini, allora, fra cui la Selva che era prima, si fermarono ed altri entrarono nel cortile del Podestà credendo di dovere correre nuovamente. Nacquero da parte dei rappresentanti delle Contrade delle proteste e lievi incidenti, dissipati subito allorché il direttore di polizia municipale Sig.re Amerigo Pellegrini ebbe chiarita la cosa. La prova non fu corsa altrimenti.

3a PROVA - Un pubblico numerosissimo assisté a questa prova; palchi, ringhiere e finestre erano gremite di spettatori. La corsa riuscì interessante perché il cavallo dell’Onda, che durante i primi due giri era stato sempre terzo o quarto, all’ultimo giro dopo la voltata di S.Martino, con una vera volata passò innanzi ai competitori, e vinse la prova distanziando gli altri di diversi colonnini.

4a PROVA - Bellissima fu la mossa di questa prova, perché quasi tutti i cavalli partirono in gruppo serrato. Alla Fonte Gaja cadde, insieme con il cavallo, il fantino della Tartuca. A S.Martino voltava prima la Selva e secondo il Leocorno, che tali si mantennero per tutta la corsa; l’Onda per quanto al 3° giro facesse la solita volata della sera avanti pure non riuscì a passare i due primi. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Selva, Leocorno, Onda.

PROVA GENERALE - A questa prova il cavallo della Lupa che era sempre stato restio ad entrare fra i due canapi v’entrò abbastanza bene; e bella fu la partenza in gruppo compatto. A S.Martino voltò primo il Leocorno, seguito a breve distanza dalla Pantera e dall’Onda. Quest’ultima guadagnando sempre terreno passò ben presto seconda e disputò fino all’ultimo la vittoria al Leocorno senza però riuscirvi. Alla vincita arrivarono in quest’ordine: Leocorno, Onda, Oca.

PROVACCIA - Priva di qualunque interesse fu come al solito questa prova. Alla vincita arrivarono in quest’ordine: Leocorno, Nicchio, Lupa. La Selva ed il Bruco non corsero. Corsero gli stessi fantini che per il Palio.

Nelle due ultime prove non corsero né il Bruco, né la Selva. La ragione fu che queste due Contrade intesero protestare contro l’applicazione dell’art. 78 bis del Regolamento del Palio da parte dell’Autorità Municipale, che la sera della terza prova aveva diffidato Bruco e Selva per aver montato come fantini due dei fratelli Menichetti: Ermanno ed Alfonso. L’irregolare monta dei due fratelli Menichetti era stata denunciata dai Capitani dalle Contrade Oca e Onda con un esposto alla Prefettura. Il Prefetto Gambini aveva dovuto scrivere al Sindaco e questi aveva diffidato i Capitani del Bruco e della Selva. Le due Contrade però ritennero ingiusta la diffida, protestarono e dichiararono di volere mantenere i due fantini.