La tratta è ricca di soggetti da Palio. Ida nella Giraffa, Stella nella Chiocciola, Gobba nella Civetta e Calabresella nella Torre.
L'Aquila ripresenta la stessa accoppiata vittoriosa per i propri colori nell'agosto precedente, Nappa su Stornino.
Molti movimenti di fantini nelle prove, il Bruco monta Popo dopo aver provato Fulmine e Nello Magnelli che finisce nel Drago al posto di Scansino, di nuovo nella Torre dopo sette anni.
Il Montone prova quattro fantini ed alla fine sceglie Chiccone, Picino trova posto nell'Istrice all'ultimo momento.
La favorita Giraffa arriva al Palio con il barbero in non perfette condizioni fisiche. La mossa è molto confusa per il nervosismo di fantini e barberi, quando l'Aquila entra di rincorsa il buio incombe.
Dai canapi escono con un leggero vantaggio Torre, Istrice e Giraffa, il gruppo è comunque quasi compatto.
A San Martino cade Picino e si iniziano a delineare le posizioni di testa. Al comando si portano Giraffa e Montone fra cui si accende un furioso duello a nerbate. Dietro le due battistrada si nerbano e perdono terreno Torre, Civetta e Chiocciola.
Il giovane Rancani nerba Chiccone con grande vigore e lo distanzia quanto basta per condurre alla vittoria la zoppa Ida. La Giraffa torna al successo dopo il cappotto del 1897.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)











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