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16 agosto 1905
TORRE



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente

M. di G.Beligni CIVETTA Pioviscola
M. di G.Boscagli BRUCO Pallino
S. di F.Rosi NICCHIO Martellino II
B. di R.Mariottini DRAGO Magnelli Nello
B. di A.Cambrini OCA Spanziano
B. di R.Bellini ISTRICE Benvenuto
G. di A.Brandani VALDIMONTONE Picino
S. di A.Paoletti ONDA Nappa
Gobba TORRE Fulmine *
Stornino PANTERA Scansinetto

MOSSIERE: Amerigo Pellegrini

CAPITANO: Carlo Piccolomini
PRIORE: Adolfo Ferrari

La contrada non vinceva dal 25 agosto 1896
Unico Palio vinto da Fulmine




Prima vittoria del secolo per la Torre, dopo i fasti ottocenteschi chiusi con lo storico cappotto del 1896.
Nelle prove tutte le contrade, tranne Montone ed Oca, cambiano almeno una monta. La Torre affida Gobba al debuttante Fulmine, figlio del noto Genesio Sampieri detto "Moro", che prende il posto di Zaraballe.
Il Drago prova Antonio Volpi e Sciò, ma alla fine opta per il vetturino Nello Magnelli. Il Nicchio arriva al Palio con il barbero infortunato, Martellino sostituisce all'ultimo momento Popo.
Già dalla mossa si delinea il duello decisivo di questa carriera, Montone contro Torre, le altre fanno da comparsa.
Dopo pochi minuti di attesa, Scansinetto su Stornino entra di rincorsa. Picino, con la sua consueta abilità parte primo, seguono Torre, Onda ed Istrice. A San Martino il Montone gira primo, la Torre consolida la sua posizione lanciandosi all'inseguimento.
La lotta fra Picino e Fulmine è serratissima, il fantino del Montone, nerbando e parando il rivale, mantiene la testa per due giri.
Ma all'ultimo San Martino, Fulmine riesce a liberarsi della morsa di Picino, la Gobba è molto più veloce del barbero grigio del Montone e va a vincere fra la gioia incontenibile del popolo di Salicotto.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)