Ida e Stornino fanno ben sperare Pantera e Tartuca, in Stalloreggi, Martellino sostituisce Fulmine, in Castelvecchio arriva il pugliese Zaraballe sin dalla prima prova. Nella Selva, Rancani prende il posto di Caino, nella Civetta il debuttante Tito Vigni subentra a Nello Magnelli. La terza prova non si corre per il maltempo.
La mossa da il via ad un Palio molto lottato, partono al comando Lupa, Onda, Leocorno, Nicchio ed Oca, le favorite Pantera e Tartuca perdono già in partenza le loro possibilità di vittoria.
La Lupa ed il Nicchio girano primi a San Martino, tra le prime si inserisce l'Aquila, cadono Leocorno ed Onda.
Le contrade di testa proseguono la loro corsa fra un turbinio di nerbate, Benvenuto, Scansino e Nappa non riescono a rintuzzare il ritorno di Picino che si concretizza al secondo giro.
L'Oca prende saldamente il comando della carriera, Picino corre come il vento sul baio del fantino Olisse Setti detto "Bozzetto".
Le inseguitrici si massacrano di nerbate favorendo la netta vittoria ocaiola. Picino alla sua prima presenza nell'Oca centra la vittoria, atto d'inizio di una lunga "dittatura".
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

Comparsa dell'Oca in Piazza del Duomo













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