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Il primo Palio straordinario del secolo inizia fra le polemiche, solo quattordici Contrade danno la propria adesione. Aquila, Drago e Leocorno non partecipano nemmeno all'estrazione, l'Istrice decide di aderire al Palio solo all'ultimo momento.
Il livello dei cavalli è molto alto, i migliori soggetti vanno in sorte a Torre, Montone e Oca; buone possibilità anche per Pantera e Chiocciola. Tanti cambi di monta nelle prove, Nicchio e Pantera si scambiano il fantino; l'Oca gira Bozzetto alla Civetta e concede fiducia al debuttante Tonchio.
Chiocciola e Istrice provano quattro fantini a testa, Zaraballe corre in tre Contrade ma non trova la monta per il Palio. Nelle prove emerge la superiorità del barbero sauro del Montone. Dalla mossa infatti, parte primo il Montone, seguito da Torre, Pantera, Istrice e Nicchio, la Chiocciola, entrata decima, si ferma fra i canapi.
Picino conduce la carriera con tranquillità, al primo Casato cade l'Oca impegnata in un'eccezionale rimonta.
Con il Montone al comando, la Pantera ostacola in maniera determinata la Torre, Scansino impedisce a Popo di lanciarsi all'inseguimento di Picino. Il Montone vince precedendo la Torre e la Pantera, per Picino la prima vittoria, all'età di ventidue anni.
Nel dopocorsa molti torraioli si recano in Stalloreggi per "punire" Scansino, idolo del cappotto del 1896: ne nasce una scazzottata con i panterini.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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