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2 luglio 1901
NICCHIO
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
* Fantino esordiente
MOSSIERE: Leonildo Fabbrini

CAPITANO: Antonio Palmieri Nuti
PRIORE: Bernardo Tolomei
La contrada non vinceva dal 9 settembre 1900
Il fantino non vinceva dal 4 luglio 1897

Seconda vittoria consecutiva per il Nicchio in un Palio pieno di polemiche per il comportamento del fantino chiocciolino, Emilio Lazzeri detto "Fiammifero". Tratta ricca di cavalli ambiti, viene disposta la consegna di una preziosa bandiera di seta al proprietario del barbero vittorioso.
Sultana, ancora una volta il barbero da battere, tocca alla Giraffa che si affida all'esperto Ansanello. Anche Nicchio, Selva, Chiocciola e in particolare Aquila possono contare su ottimi soggetti.
Le monte si stabilizzano abbastanza presto, solo Torre ed Oca hanno qualche difficoltà. In Salicotto, dopo aver provato Truci e Gaggia, la fiducia ricade su Tabarre. In Fontebranda, si rivede l'esperto Beppino, al suo decimo Palio, che toglie il posto a Bellino.
Già dalla mossa la Chiocciola accumula un sostanzioso vantaggio ed il Palio sembra già deciso dopo un giro, dietro arrancano il Nicchio e l'Oca, la favorita Giraffa non si vede. L'Aquila rimonta e si fa luce prepotentemente ma cade al primo Casato.
Ma, al secondo Casato, arriva il colpo di scena: Fiammifero cade in maniera palesemente volontaria, lascia il suo cavallo scosso e si rifugia fra i carabinieri. Ne approfittano Oca e Nicchio che sembravano ormai destinate a contendersi la seconda posizione.
Si accende un breve duello fra Scansino e Beppino, Nocciola è nettamente superiore al baio dell'Oca, Scansino vince il suo quarto Palio in appena otto presenze. Nel Nicchio esplode ancora la gioia dopo soli dieci mesi.
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Nell'immediato dopocorsa Fiammifero viene chiuso in Comune ed alle tre di notte tradotto in carcere. Rilasciato dopo una settimana, per mancanza di prove, pagherà il suo "tradimento" con la squalifica a vita, decisione presa soprattutto per sottrarlo alle ire dei chiocciolini increduli anche perché avevano garantito al fantino ben 1.000 lire in caso di vittoria.
Un'ultima curiosità, dopo la carriera la Contrada della Chiocciola acquista il cavallo con cui ha corso questo Palio.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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