La Civetta ebbe la brava cavallina baia, detta Farfallina, proprietà di Genesio Sampieri con la quale la stessa Contrada aveva vinto il palio del 1886; al Bruco toccò la cavalla baia di Baldassarre Marchetti vincitrice nel Luglio di quest'anno; l'Onda ebbe il cavallo del Franchi toccato nel Luglio alla Selva; l'Oca ebbe il grigio pomellato del Gracci toccato nel Luglio al Nicchio ; l'Aquila ebbe il cavallo di Galgano Boscagli avuto nel Luglio dall'Onda; l'Unicorno pure ebbe pure un discreto cavallo, difficoltoso ad entrare nel canape, di Raffaello Bianciardi; il Nicchio ebbe la brava cavallina scura toccata nel Luglio all'Oca. Le altre contrade ebbero dei cavalli cattivi, pure quello dell'Istrice sarebbe stato mediocre se avesse voltato senza difficoltà. Nell'insieme però dato che Civetta, Bruco, Onda, Oca, Nicchio, Aquila ed Unicorno ebbero un buon cavallo; senza dubbio il migliore toccò alla Civetta, e forse quello del Bruco poteva starle a confronto se non si fosse sentito male la sera della prova generale. Due prove furono vinte dal Nicchio, due dal Bruco, e due fra cui la prova generale dalla Civetta.
Il palio fu vinto dalla Civetta e riuscì soddisfacente e con gara. La mossa non fu troppo bella, giacchè prima a gran distanza dalle altre scappò l'Oca seguita dal Bruco che la raggiunse poco dopo la Fonte Gaia, ma respinto prontamente da qualche nerbata andò subito perdendo terreno, mentre l'Oca rimaneva prima a grande distanza. La Civetta che durante il 1° girò erasi mantenuta terza a molta distanza dalle prime due, a cominciare dal secondo giro si vide con rapidità eccezionale avanzare, passare il Bruco e accostarsi all'Oca in modo che al 3° giro a S.Martino voltarono insieme. L'Oca fece ogni sforzo col nerbo per tenere indietro la Civetta, ma questa alla Cappella era già prima, e non più raggiunta vinse il palio. Le altre Contrade poco figurarono però i fantini si scambiarono molte nerbate.
Alla vincita arrivarono nell'ordine seguente: 1ª Civetta, 2ª Oca, 3° Bruco, 4° Nicchio, 5ª Onda, 6ª Aquila, 7° Istrice, 8° Unicorno, 9ª Tartuca, 10ª Selva.
In Calzoleria, centro della Contrada, fu fatta un po' di baldoria: Venerdì sera illuminazione, palloni volanti, e berci di ragazzi. Poi più niente: la Civetta è una contrada calma.
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)













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