Le fortificazioni di Marmoraia
Marmoraia costituisce un tipico esempio di pieve
fortificata, del cui sistema difensivo si conservano
imponenti resti, che comprendono alcuni tratti della cinta
muraria.
La pieve era infatti sovvenzionata dalla Repubblica di
Siena per quanto riguardava le spese di manutenzione per le
sue fortificazioni, come ci attesta una lettera scritta il
16 ottobre 1309 da Jacomo Tolomei, pievano di Marmoraia,
tendente a richiamare i governanti della Repubblica di Siena
al rispetto dei loro impegni.
Tuttavia le fortificazioni di Marmoraia, che del resto
non sappiamo in cosa esattamente consistessero, ad un certo
punto non dovettero essere ritenute sufficienti; infatti nel
1462 fu deciso di ampliarle, costruendo davanti alla chiesa
quel tratto di mura, che in parte ancor oggi vediamo.
Nuovi provvedimenti per le fortificazioni furono presi
anche nel 1495 e nel 1525, quando Angelo Ghiandaroni fu
nominato commissario per il rifacimento della torre o
fortezza di Marmoraia.
Si sa infine che durante l'assedio di Siena, il 19
maggio 1554, Marmoraia venne devastata dall'esercito
spagnolo e da quel giorno, il comunello iniziò quella lenta,
ma costante decadenza, dalla quale non si sarebbe mai più
del tutto ripreso.
DELIBERA DEL 1492, DOVE SI CHIEDE DI AMPLIARE LE FORTIFICAZIONI
...Comuno et huomini di Marmoraia, che, per essere loro presso a confini come
sono, fu per li spectabili Offitiali di Balia proveduto et deliberato che loro
dovessero fortificare la forteza di quello luogho, cioè di non farsi da le tre
faccie et da l'altra faccia si facesse uno pezo di circuito dinanzi alla chiesa
per insino ai piei la torre et ine si dovesse fare la porta dell'entrata de la
detta forteza. Et per fare el detto aconcime le furon concedute le tasse loro
d'otto anni, dovendo loro averlo fornito in deto tempo d'otto anni et furo fatti
operaii al detto lavoro Priore Francesco preceptore de l'Alberese, Petro Turchi
et Pretiano di Nanni di Vieri, de quali due so passati de presente vita et è
rimasto al detto Priore solamente, il quale li ha tanto solicitati benchè loro
avessero tempo assai come è detto anno tanto lavorato che oltre a denari lo
furon concessi nonne a dovere libre CLXVI del Comune Vostro. Et restato a fare
solamente parte del detto muro et circuito dinanzi a la porta, il quale non
facendosi tucta l'altra spesa sarebbe perduta. Et però li detti vostri servidori
desiderosi di potere conservare et matenere quello luogho ad honore et stato
della V.M.S. ricorrono a piei di quella humilmente suppricando che vi piaccia
per li vostri opportuni consegli fare, solennemente provvedere, ordinare et
deliberare che a esso Comune et huomini per finire il detto muro con la
bertescha, parapetti e merli come è necessario sie et essere s'intenda
concedutolo le tasse loro di quattro anni et mezo da cominciare a dì primo di
gennaio millequatrocento sessantatre et da finire a dì ultimo di giugnio
MCCCCLXVIII.
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