www.ilpalio.orgwww.ilpalio.org

LA PRIMA TESTIMONIANZA


Nonostante che le frequenti emigrazioni ci abbiano impedito di collegare e unire in maniera omogenea i vari nuclei familiari, si può affermare che i Papei vissuti fra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento ai piedi della Montagnola Senese, fossero riconducibili ad un'unica stirpe, della quale facevano parte pure quelli di Belforte e di Massa Marittima.
Lo confermano alcune testimonianze, la più antica riferita al lontano 6 settembre 1573. Quel giorno, a Marcho Papei venne ingiunto di pagare alla Biccherna alcune tasse per la Pieve a Castello, dove si presume avesse dimora.


Archivio di Stato di Siena, Vicariato di Monteriggioni 2, pag. 38v, 6 settembre 1573

Evidentemente inadempiente, il 7 di settembre fu "gravato di una cappa bigia", quindi il 20 dello stesso mese si presentò e pagò "con mano" al kamarlego Francesco Temparini, presenti Mariano Carnicelli e Tonio di Tedeo Carli.

Pieve a Castello, famosa per la sua chiesa, adesso sconsacrata e divenuta parte integrante di un agriturismo, non è molto distante da Simignano, nelle cui carte parrocchiali abbiamo rinvenuto un'altra importantissima attestazione.
Ci riferiamo all'atto di matrimonio avvenuto il 2 giugno 1590, nel quale si annunciavano le nozze fra Domenico di Giovanni Maria Papei di Simignano e la giovane Margherita Perinti di Montecastelli.

            
In seguito, nel 1601, in occasione delle seconde nozze, Domenico era indicato come abitante a Montarrenti in località Malcavolo.
Sposò Caterina Manni, di Massa Marittima, sorella di Domenica, moglie di Mariano Papei, a sua volta fratello di Domenico.
Nel 1632 Domenico è ancora in vita: è testimone a Simignano di una promessa di matrimonio.

Dalla loro unione il 5 settembre 1594, a Le Vergene, a poche miglia da Belforte, nacque Lisabetta.



Le Vergene è un austero complesso architettonico, adesso in completo abbandono, con alcune pareti perimetrali pericolanti, immerso nei boschi.
Così vengono definite nel secondo volume de "I Castelli del Senese", edito dal Monte dei Paschi:

"Altissimo torrione rettangolare in filarotto, tuttavia sbassato come mostrano le tracce di finestre tronche alla sommità: alta base a scarpa e finestre o tracce di finestre ad arco tondo su ciascun lato ed una porta analoga al primo piano del lato ovest, sotto la quale è interrotta la scarpa di base per dar posto all'ingresso originario.
Attaccato alla torre dal lato sud, si nota un portale in pietra ad arco acuto senese, che dà accesso al cortile circondato da basse costruzioni rustiche, nel cui basamento esterno sono ancora visibili resti delle mura".



Attraverso la data di morte, avvenuta a Simignano nel 1616 quando aveva circa 20 anni, siamo riusciti ad inquadrare pure il fratello Gironimo (Girolamo) che precedeva la nascita di Bernardino, nato a Campriano, comunità di Radi di Montagna (Simignano) il 9 ottobre 1599.



A questo nucleo è pure riconducibile Cintia, figlia di Giovanni Maria, che in seguito la ritroviamo ad abitare a Monastero e della quale parleremo in un capitolo a lei interamente dedicato (cfr.).
Ultima, ma forse la più avvincente notizia che abbiamo attinto da questi battesimi custoditi nella Curia Vescovile di Colle Val d'Elsa, è quella relativa ad Agostino, che nacque nel Podere Poggiarello nel territorio di Molli, il 21 giugno 1631.
Tale interesse è scaturito in noi, non perchè egli si fosse distinto per qualcosa di particolare, ma soltanto per il nome che vantava.
Infatti, partendo dalla considerazione dell'uso di tramandarsi i nomi dei parenti più stretti, siamo stati portati a credere e ad azzardare che egli potesse essere un discendente diretto dell'Agostino, nativo di S.Rocco a Pilli nel 1784, progenitore di noi tutti.





- I PRIMI ANTENATI -

MARCHO di padre e madre a noi ignoti
il 7 settembre 1573 ebbe un'ingiunzione di pagamento
GIOVANNI MARIA di padre e madre a noi ignoti
figli: Domenico, Mariano e probabilmente Cintia
DOMENICO di Giovanni Maria e madre a noi ignoti
1e nozze il 2 giugno 1590 a Molli con Margherita Perinti di Montecastelli
2e nozze nel maggio 1601 con Caterina Manni di Massa, sorella di Domenica a sua volta moglie di Mariano
il 9 maggio 1632 fu testimone a Simignano di una promessa di matrimonio
figli: Lisabetta, Gironimo, Bernardino, Bartolomeo, Giovanni Maria, Maddalena, Maddalena
MARIANO di Giovanni Maria e madre a noi ignoti
si sposò con Domenica Manni di Massa, sorella di Caterina, moglie di Domenico
figli: Faustina, Lucrezia, Maria, Laura, Lucretia, Agostino, Domenico
CINTIA di Giovanni Maria
si sposò nel 1601 (cfr. La dote di Cintia)
LISABETTA di Domenico e Margherita Perinti
nata a Le Vergene (Mensano) il 5 settembre 1594
GIRONIMO di Domenico e Margherita Perinti
nato circa nel 1596
morto a Simignano il 18 settembre 1616
BERNARDINO di Domenico e Margherita Perinti
nato a Campriano (Radi di Montagna/Simignano) il 9 ottobre 1599
BARTOLOMEO di Domenico
già morto nel 1658
si sposò con Margherita ed emigrò a Torri
figli: Laura e Giuseppe
GIOVANNI MARIA di Domenico
nato al Santo (Tonni) il 9 maggio 1603
si sposò con Maria Santucci
figli: Geronimo (Girolamo)
MADDALENA di Domenico
nata a Tonni il 28 gennaio 1606
MADDALENA di Domenico
nata a Tonni il 25 aprile 1611
FAUSTINA di Mariano e Domenica Manni
nata a S.Donato (Radi di Montagna/Simignano) il 1° agosto 1617
morta a S.Donato (Radi di Montagna/Simignano) il 7 agosto 1617
LUCRETIA di Mariano e Domenica Manni
nata a Molli il 19 dicembre 1621
MARIA di Mariano e Domenica Manni
nata a Molli il 2 aprile 1623
si sposò con Ottavio Marcobaldi il 2 marzo 1641
LAURA di Mariano e Domenica Manni
nata a Molli il 9 febbraio 1625
AGOSTINO di Mariano e Domenica Manni
nato al Poggiarello (Molli) il 21 giugno 1631
DOMENICO di Mariano e Domenica Manni
nato a Cerbaia (Molli)
DOMENICA di Mariano e Domenica Manni
il 20 maggio 1642 è testimone a Molli di un battesimo
LAURA di Bartolomeo e Margherita
nata a Tonni il 16 gennaio 1627
GERONIMO di Giovanni Maria e Maria Santucci
nato a S.Donato (Radi di Montagna/Simignano) il 3 gennaio 1631



Gli abitanti di Tonni, (nella foto sotto la loro Pieve) piccolo gruppo di case della Montagnola Senese a circa due chilometri da Montarrenti, si dedicavano prevalentemente all'estrazione e alla lavorazione del prezioso marmo de quale il sottosuolo era ricco, oltre allo sfruttamento dei boschi, che in passato ricoprivano una fonte di notevole sostentamento. La piantina mostra invece l'area nella quale vissero i Papei nel Seicento.
La chiesa di Tonni    

Terminiamo la pagina con la riproduzione fotografica dei casolari dove vissero i primi Papei che siamo riusciti a rintracciare.
Per il tipo di costruzione, l'edificio più interessante rimane quello de "Le Vergene" che, essendo disabitato da decenni, gli permette di mantere ancora intatto il suo fascino.
I tre casolari sono abbastanza vicini fra loro, ma rispetto a Le Vergene, Campriano e S.Donato, sono molto più prossimi alla strada provinciale che collega la Colonna di Montarrenti con Colle val d'Elsa.
Questi ultimi due poderi, per la loro facilità di accesso, sono sempre stati abitati e soggetti ad interventi di restauro e di abbellimento, che non ne hanno comunque alterato la struttura primitiva.

Le Vergene Le Vergene
Le Vergene



Campriano Campriano
Campriano



S.Donato S.Donato
S.Donato