Gli Stati delle Anime In forza di una disposizione del Concilio di Trento del 1563, tutte le parrocchie, probabilmente anche con lo scopo iniziale di evitare matrimoni tra consanguinei, furono tenute ad istituire e ad aggiornare alcuni registri, detti parrocchiali, dove venivano trascritti tutti i battesimi, le cresime, i matrimoni e i decessi che avvenivano nel territorio della parrocchia. Successivamente a questi libri si affiancò quello degli "Stati delle Anime", ossia un vero e proprio censimento delle famiglie della comunità, stilato dal parroco in occasione della benedizione annuale delle case. In questo registro venivano riportate le generalità del capofamiglia, della moglie, dei figli, dei fratelli e di chiunque abitasse nella casa, con specificata l'età (anche se spesso questa era approssimativa) e talvolta l'occupazione ed i relativi gradi di parentela. Tramite questi libri si è potuto così conoscere il numero degli abitanti, l'esistenza di certi fabbricati (che con l'occasione ebbero un nome) e i loro proprietari. Ad esempio nel 1876 le proprietà erano così suddivise: Gabbricci Simone, Pasquale, Fortunato di Lorenzo - Casino Gabbricci Giulio di Bernardino - Quegna Gabbricci Marco, Cipriano di Lorenzo - Quegna Senesi Francesco di Girolamo - Lucerena Senesi Francesco di Giuseppe - Casavanti Nel 1689, ad esempio la popolazione era così distribuita: Quegna, 19 persone; Casino, 9; Gabbriccio, 24; Senese, 27; Piano, 7; Villa, 27; Marmoraia, 1; Lucerena, 18; Selvi, 8; Cerrecchia, 22; Mucellena, 42; Casa Vanti, 11; Montequegna, 28. Per un totale di 243 abitanti. Questi "censimenti" evidenziano un costante aumento della popolazione fino alla fine del 1800, poi invertita la tendenza, si nota una graduale diminuzione, accentuata sul finire degli anni '50 quando, dal 1956 al 1958, gli abitanti passarono da 253 a 200.
Una certa curiosità la desta anche la trascrizione dei toponomini,
variabile a seconda del parroco. Si legge infatti Casa
Vanti, ma anche Casavanti; Monte Quegna e Montiquegna; La
Senese e La Sanese. Inoltre è interessante menzionare il Repetti, che nel suo già citato "Dizionario Geografico e Fisico Storico della Toscana", riporta la popolazione della comunità casolana di tre epoche distinte: 1640, 1745 e 1833.
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