Per una descrizione sommaria di questi avvenimenti, ci siamo avvalsi di un avvocato della difesa, che così enunciava l'accaduto:
"E' fatto costante che nella mattina precedente a quella dè 27 era stata ordinata la requisizione di vetture, e carri per Trasporti Militari a Servizio delle Truppe; che quest'ordine non si era potuto eseguire con tal segretezza, che non fosse pervenuto a notizia dei vetturali, ò barrocciaj, che dovevano asportare a Siena i Generi frumentarj nel successivo dì 27 giorno di Mercato solito tenersi a Siena in ciascun Sabato;
Il timore della requisizione allontanò costoro dall'entrare in Siena, talchè la Piazza rimase sfornita affatto dei detti generi, questa deficienza gettò agl'occhi di ciascuno, ed una circostanza rese anche più sensibile, e la mancanza, ed il caro prezzo del frumento, poichè un solo sacco di grano si ravvisava in Piazza esposto in vendita da un contadino il quale ricercato del prezzo ne chiese Lire quindici lo staro.
Questa eccessiva richiesta eccitò l'universal moromorìo fomentato dall'arrivo nella stessa Piazza d'un tal Lorenzo Pii sopranominato Bussotto reputato incettatore di grano, e che dal volgo si credeva, che principalmente influisse
nel rialzamento del valore del detto genere.
Per un equivoco non straordinario in simili incontri fù propagato, che il Bussotto avea mandato a bella posta il contadino sunnominato, all'oggetto di stabilire il prezzo nella ridetta somma.
Quindi la voce pubblica si elevò contro questo individuo la cui male augurata comparsa dette moto a quelle operazioni, che sono state denunciate alla Giustizia e che formate hanno soggetto del Processo".
