Il 20 maggio 1581, per onorare l'anniversario della morte di San Bernardino da Siena (avvenuta a L'Aquila il 20 maggio 1444), la Giraffa organizza un Palio rionale.
Alla consorella che avesse trionfato nella corsa veniva offerto un drappellone di damasco rosso, mentre un altro premio era garantito alla comparsa più elegante.
La Carriera fu vinta dalla Civetta con un cavallo che le fu prestato addirittura dall'allora governatore mediceo Federico Barbolani di Montauto (morì a Siena il 7 maggio 1582 e potrebbe essere stato lui ad aver fatto sottrarre e scomparire dagli archivi senesi tutti i documenti riguardanti la battaglia di Montaperti).
Al Palio del 20 maggio solo di altre due contrade è certa la partecipazione: l'Oca, che vinse quello che oggi chiamiamo il masgalano, e l'Elefante (cioè la Torre).

Domenico Cortese raccontò tutte le manifestazioni ludiche contradaiole del 1581 in un poemetto in versi dal titolo "Trattato sopra le belle e sontuose Feste fatte nella Mag.ca Città di Siena, cominciate da la prima Domenica di Maggio per tutto il dì xvii d'Agosto de l'Anno 1581" (manoscritto B V 42, conservato nella Biblioteca Comunale degli Intronati).
Del Palio di questo giorno scrive:
"Poi la Giraffa, che ‘l giorno aspettava
Del suo buon vecchio Santo Bennardino,
Sì come quella, che ben procurava
Far maggior cose pel vecchio e divino
Un palio fece, che s’assimigliava
A chi fa lucer a la bell’Alba il crino,
che di Damasco fu di bella vista,
Col premio a chi più bel si dava in lista.
La Civetta portò con molta boria
E suono di canoro e di Tamburo
De la Giraffa il palio, e con gran gloria
Che ferno i Putti con senno immaturo
Lod’io il buon Destrier per sua memoria,
E con l’animo buon tutto sicuro,
Per esser del Signor di Mont’auto,
Al quale m’inchino humil com’è dovuto.
Il premio fu portato in Fonte blanda
Da quei che la bell’Oca innalzon sempre"