16 agosto 1959

Corsero: Bruco, Tartuca, Istrice, Torre, Selva, Civetta, Leocorno, Giraffa, Aquila, Oca.
Palio ricco di colpi di scena e dal finale al cardiopalma. Tra un turbinio di nerbate che vide coinvolte Torre, Oca, Giraffa e Bruco quest’ultima riuscì a prendere nettamente il comando a San Martino. Il vantaggio accumulato era tale da far presumere una netta vittoria di Mezz’etto invece, al secondo San Martino, non riuscendo ad evitare un vigile sceso in pista per togliere il cavallo scosso dell’Istrice, il fantino del Bruco cadde beffardamente. Prese la testa il Leocorno il cui cavallo però si infortunò all’ultimo San Martino dove l’Oca, con Ciancone su Tanaquilla, passò prima nonostante il disperato tentativo di rimonta della Torre che cadde al Casato. Il dipinto proposto rende bene l’idea di una carriera combattuta alla morte, con tante nerbate e numerose cadute. Davvero emblematica la postura del fantino del Bruco che, riverso sul tufo, sembra imprecare battendo il pugno in terra per una vittoria sfumata in modo incredibile.
Museo Nobile Contrada dell'Oca

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