2 luglio 1854

Corsero: Civetta, Drago, Pantera, Lupa, Selva, Onda, Bruco, Giraffa, Istrice, Aquila.
La Lupa, partita quarta, in poche falcate recuperò il terreno perduto infilando al primo San Martino la Civetta, l’Aquila ed il Bruco. Paolaccino incrementò il suo vantaggio durante la seconda girata e vinse con un notevole vantaggio sull’Aquila. Le cronache riportano con enfasi la dura nerbatura subita dal Gobbo Saragiolo nella Pantera, in particolare dai fantini del Bruco e della Giraffa. Il dipinto proposto è molto classico, con la sola lingua di tufo contornata dai colonnini e dal bandierino. Risulta evidentemente il vantaggio con cui la Lupa vinse. Nelle retrovie è ben proposta la sequenza delle nerbate ai danni del Gobbo Saragiolo. In basso la data del Palio con nome e cognome del vittorioso Paolaccino. Nell’angolo sinistro una scritta in corsivo che indica i dati dell’autore della donazione del dipinto risalente al 1913.
Museo Contrada della Lupa

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