1° giugno 1862

Corsero: Aquila, Chiocciola, Leocorno, Torre, Drago, Onda, Valdimontone, Istrice.
Più che un dipinto siamo di fronte ad una vera “fotografia” di un Palio passato alla storia per i tantissimi avvenimenti che lo contraddistinsero. Il Palio di luglio fu anticipato al primo giugno, in occasione della Festa Nazionale. Nella data stabilita non fu, tuttavia, possibile correre per dei gravi tumulti scoppiati in Piazza a seguito di una mossa annullata durante la quale si infortunarono i cavalli della Lupa e della Tartuca che di conseguenza non poterono correre. Il giorno dopo la Torre, partita prima, rimase in testa fino all’ultimo San Martino dove venne passata dalla Chiocciola. Manciano, fantino torraiolo, vistosi superato, si avventò su Spagnoletto il quale, pur restando miracolosamente a cavallo, rallentò inesorabilmente la sua azione. A quel punto l’Istrice, che era terza con Bonino figlio, riuscì a passare ed a precedere di poco lo scosso della Torre. Il dipinto, come detto, “racconta” alla perfezione quanto accaduto. Si vedono molti popolani in pista, tra i quali uno che nerba lo scosso della Torre. Manciano è ritratto aggrappato al fantino della Chiocciola, a testimonianza dell’ostacolo durissimo portato nei confronti di Spagnoletto.
Museo Contrada Sovrana dell'Istrice

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