16 agosto 1830

Corsero: Onda, Oca, Nicchio, Pantera, Selva, Istrice, Aquila, Drago, Tartuca, Giraffa.
Dipinto a firma Gorelli. Si tratta, come per il 1818, di un’opera databile intorno al 1900 e conseguentemente ricca di imprecisioni. Dalla mossa, definita pessima, scapparono prime Selva ed Aquila, che però cadde come l’Onda e la Tartuca. Si alternarono in testa Nicchio, Pantera e Giraffa. L’Istrice, con Campanino, prese la testa al secondo Casato, tallonato dal Drago poi superato dall’Oca che si piazzò seconda precedendo il Nicchio. Trattandosi, come detto, di una ricostruzione post-datata, basata sulla tradizione orale, gli errori sono numerosi: il grigio scosso non è riconducibile ad alcuna contrada; l’Oca correva con un grigio ed il Nicchio non venne rappresentato; vi furono ben cinque cadute, ma se ne vede una soltanto. Tra i particolari da segnalare le guardie a cavallo presso il Chiasso Largo ed una strana bandiera dell’Istrice che si leva dal centro della piazza.
Museo Contrada Sovrana dell'Istrice

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