2 luglio 1796

Corsero: Aquila, Chiocciola, Civetta, Giraffa, Nicchio, Oca
Onda, Pantera, Tartuca e Torre.
E' il primo di una serie di sei dipinti a firma Finetti, eseguiti presumubilmente
intorno agli inizi del Novecento. Lo testimonia la somiglianza con quello che raffigura la vittoria del Leocorno del 1904, dove compare la firma dell'autore. Scarna la scenografia oltre alla pista, divisa allora dalla Piazza con delle catene, si scorge solo il bandierino. La cornice, con i colori della contrada, inquadra, oltre alla corsa, una breve didascalia sormontata dall’aquila bicipite. Proprio nella didascalia troviamo un grossolano errore, il fantino vittorioso fu infatti Tommaso Felloni detto “Biggéri”, erroneamente indicato come Luigi Biggerini. Altre imprecisioni nei manti dei cavalli di Chiocciola ed Oca, visto che in quel Palio non corse alcun barbero grigio. La corsa, che dal disegno sembrerebbe piuttosto animata e ricca di nerbate, risulta, da questa cronaca dell’epoca, alquanto noiosa: “…questa corsa è stata delle più sciocche che siansi vedute…non vi è stata gara, non vi sono state nerbate, tenute, cascate, niente affatto…”.
Società Il Rostro

|