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- Adì ventidue Aprile milleottocento dieci -
Essendo stata graziata la Fanciulla Maria Giuseppa del fù
Pavolo Pasquini del Popolo di
S.Martino, di una delle Doti accordate dalla munificenza di Sua
Maestà Imperiale e Reale
Napoleone I* nostro Sovrano in occasione del fausto avvenimento
del suo matrimonio con sua
Altezza Imperiale Maria Luisa Arciduchessa d'Austria, ed avendo
in questa mattina
destinata a celebrarsi il predetto avvenimento a contratto il
matrimonio civile con
Solenne pompa con il Giovine Giovacchino di Valentino Vittori
della cura di S.Pietro in
castel vecchio nella sala del Pubblico Palazzo come per
attestato esistente in atto della
Curia Arcivescovile di Siena, portatisi in seguito da i detti
sposi Pasquini e Vittori
alla Chiesa Metropolitana unitamente all'Autorità civili, e
Militari, e genuflessi* avanti
L'altare Maggiore in presenza dei Signori Mario del fù Sig.re
Narucci, Rettore Bandinello
del fù Sig.re Rettore Pier Antonio Cerretani, de Bandinelli
Paparoni, Giovanni Francesco
del fù Sig.re Filippo Andreucci, e Pietro del Sig.re Girolamo
Bichi tutti di Siena,
testimoni a quest'atto chiamati previo il lor mutuo consenso,
furono congiunti per verba
de presenti in facies ecclesiae* in legittimo matrimonio, a
forma del Sacro Concilio di
Trento dall'Illustrissimo e Reverenderissimo Monsignor Decano
Benedetto Pericciuoli
Vicario Generale di Siena quale dopo la Benedizione dell'Anello
celebrò solenne Messa
cantata; in cui amministrò ai medesimi la Santissima Eucarestia
avendoli precedentemente
dispensati da due Proclame, e dal tempo proibito*.

Le nozze fra Napoleone e Maria Luisa d'Austria dipinto di Georges Rouget
* NAPOLEONE I = Nell'anno 1800 dopo aver battuto gli austriaci a
Marengo, Napoleone
Bonaparte imponeva l'egemonia della Francia su tutta l'Europa e
sin d'allora fu pensato da
taluni dei suoi sostenitori di conferigli la successione
ereditaria, per cui venne preso
in considerazione il suo divorzio da Giuseppina Beauharnais,
che non era riuscita a dargli
dei figli. Al culmine della sua gloria, nel 1804, ormai
diventato imperatore, gli ci
voleva una principessa di famiglia regnante, infatti l'unzione
conferitagli dal Papa gli
pareva sempre più insufficiente, man mano che il suo potere
diveniva più aristocratico e
più dispotico: invano si vantava davanti agli stessi Re di
essere stato l'artefice della
propria fortuna: soffriva di un prurito di legittimità. A
questo punto Napoleone che non
finiva mai di sbalordire, nel 1810, provocò forse la più
stupefacente impressione per quei
tempi: ripudiata Giuseppina, sposava Maria Luisa figlia di
Francesco I d'Austria, "la
prima principessa del mondo". Il Còrso "arrivato", entrava così
in una delle maggiori case
regnanti d'Europa e si disse, che in tal modo, univa la
Rivoluzione al legittimismo. Lo
stesso Metternich si era adoperato non poco per questo
matrimonio. Infatti l'11 marzo del
1810 furono celebrate per procura dell'Arciduca Carlo e del
Principe di Neuchetel (il
maresciallo Berthier) le nozze di Maria Luisa Arciduchessa
d'Austria con Napoleone I
Imperatore dei francesi. Successivamente, il 2 d'aprile dello
stesso anno, le nozze furono
ricelebrate al Louvre. Da lei l'anno seguente ebbe un figlio,
Napoleone II, proclamato sin
dalla nascita: Re di Roma.
* GENUFLESSI = Inginocchiati.
* PER VERBA DE PRESENTI IN FACIES ECCLESIAE = Per patto verbale,
valido nei confronti della
chiesa.
* TEMPO PROIBITO = Periodo nel quale non era concesso di
sposarsi (se non con una speciale
dispensa), come ad esempio durante la Quaresima, l'Avvento o se
non erano trascorsi i tre
giorni festivi delle pubblicazioni.
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