In
una pubblicazione edita a Washington nel 1955 dall'esercito
americano, compaiono tutti i toponimi dell'Italia
centro-settentrionale, ripresi dalle tavole dell'Istituto
Geografico Militare Italiano. ![]() ![]()
Per giungere nella vallata dove si trova il casolare conosciuto col nome di Casa Papea, è necessario imboccare
la regionale n°68 che congiunge Colle val d'Elsa a Volterra,
svoltare per Castelfiorentino e, giunti al Km 4,300, prendere una ripida strada, un po' malmessa che si trova sulla destra. Già possesso della Fattoria "Le Campore", il podere venne acquistato nel 1953 dagli attuali proprietari che vivono a Firenze e fu abitato fino agli inizi degli anni '60. Nonostante i segni del progressivo abbandono, che hanno portato questa costruzione a essere completamente ricoperta dalla vegetazione, par di notare che l'edificio fosse stato ampliato nel tempo, appoggiandosi a un nucleo primitivo di cui non se ne conosce l'epoca. Nessuno stemma figura nelle pareti dell'edificio che viene citato soltanto dal "Repertorio dei toponimi della provincia di Siena" curato dall'architetto Vincenzo Passeri. Dal Repetti sappiamo invece che questo luogo è poco distante dalle rovine di Castelvecchio, dove "vi tennero dominio i vescovi di Volterra, dopo che uno di essi, Adimaro Adimari, ebbe in dono verso il 1140, da un Alberto il Castelvecchio di S.Gimignano con la sua corte". Infatti, attraverso un decreto di fine Settecento, conservato a Volterra, si viene a conoscenza che Casa Papea faceva parte della parrocchia di Castelvecchio fino a quando, nel 1781, questa non venne soppressa. Da allora è stata annessa alla comunità di Sensano e, come per Papeo, non risulta che negli ultimi secoli vi abbiano abitato dei nostri progenitori.
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