Quando nel 1848 Milano insorse contro il tiranno austriaco anche Siena fu pervasa da un rinnovato spirito patriottico; molti erano i giovani che si mobilitarono e che avrebbero voluto andare a combattere a fianco degli insorti.
Ma il Governo toscano fece intendere che questi volontari non sarebbero stati graditi perché sarebbero stati d’intralcio e poco preparati per le azioni belliche.
Così la mattina del 24 marzo 1848 la scolaresca senese promosse una dimostrazione a cui tutto il popolo partecipò. I dimostranti mossero dall’Università gridando: ”Armi! Armi! Vogliamo partire!”.

Si recarono in corteo fino al passeggio della Lizza e giunsero sotto il palazzo del Governatore che, affacciandosi al balcone, cercò di calmarli.
Gli animi non si placarono e soltanto il Cav. Saracini, Colonnello delle Guardia Civica, con una sua personale assicurazione in merito, placò la folla.
Alle ore 3 e mezzo una colonna di 200 volontari partì per Firenze: 74 erano studenti universitari, militi della guardia la maggior parte degli altri.