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- IL DIARIO SANESE DI ANTONIO FRANCESCO BANDINI -
“Notizie sulle Contrade e sul Palio (1785 – 1838)”
Trascrizione a cura di G. B. Barbarulli, Contrada della Tartuca, 2009




Luglio 1827
- LEOCORNO -






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19 giugno. Editto per la corsa del Palio del 2 luglio.
L’Affisso alla Porta della Comunità Civica, notifica alle Contrade che il Rescritto Sovrano del 12 di questo accorda la corsa della Carriera del 2 luglio, e viè tempo tutto il dì 20 a fare l’istanza dalle med. perché fatte queste il 24 si procederà all’estrazione di quelle Contrade che non corrono d’obbligo.

22 giugno Estrazione delle Contrade che non corrono d’obbligo e quelle che corrono d’obbligo.
In questa mattina nelle Stanze della Comunità Civica alle ore 10½ è seguita l’estrazione delle tre Contrade che non corrono d’obbligo nel 2 luglio prossimo avvenire. Quelle che corrono d’obbligo sono Selva=Torre=Lupa, Oca= Montone= Giraffa ed’ Istrice. L’estratte sono Tartuca= Leocorno e Drago.

30 giugno. Scelta e data dei cavalli alle Contrade corritrici.
Ieri furono scelti i cavalli nel Piazzone del Teatro, e poscia furono, per il Caporale Rugiadi, condotti alla Porta della Comunità dove tirarono a sorte i numeri secondo il consueto, e fatta questa operazione furono rimandati entro il retrodetto Piazzone, che terminata la Benedizione della Novena alla Collegiata di Provenzano fù ordinato che facessero la prova. Ora si radunano i cavalli nel Piazzone del Teatro. Da qui in avanti per le prove devono entrare la mattina, ed il giorno nel d. Piazzone, così rendere spulita la Strada dal così detto Chiasso Largo, che per causa del trattenimento delle Contrade e Popolo nascevano degli inconvenienti di carrozze, carri, cavalli che il Popolo trattava male i conduttori dei med.

P.mo luglio. Belle prove.
Le prove di questa mattina e della sera sono state bellissime, che essendo data la mossa senza canape alla voltata del Casato tutti d’un gruppo sono voltati a S. Martino, ed il beveraggio la [l’ha] ottenuto la Tartuca con il famoso Gobbo del Ciaja.

2 luglio. Palio alla tonda.
Doppo i Vespri a Provenzano si fà la Carriera alla tonda con le dieci Contrade retro, che in abregè [termine francese: compendio, ristretto; qui leggi: in breve, anche per il seguito] si farà il dettaglio della corsa. Carriera del 2 luglio. Verso le ore 7 sono stati intimati i fantini a presentarsi al canape, ma secondo il consueto senza regola. Caduta della Tartuca al canape. Era già tirato il canape, onde la Tartuca spronò il cavallo, credendo che fosse per calare lo stesso canape, ma siccome gli altri non erano al posto, urtò nel med. e rovesciò in terra, fù rimesso il fantino a cavallo, ed’alla meglio fù data prematura la mossa, per tòrre la confusione, e scapparono in mucchio il Montone, Oca, Drago, Istrice e Tartuca volendo voltare stretto a S. Martino batté nel colonnino, ed essendo sbilanciato il Drago gli diede un urtone e lo fece cadere lontano da d. posto. Caduta dell’Istrice e per qual causa. Nel tempo che ciò seguiva l’Istrice voltò largo, per non essere molestato, ma che un certo Straccino Mannaioni si mosse dal posto e traversò la Piazza, questo seguì presso il Grandi [in altra occasione il Bandini indica con questo nome una bottega di pizzicarolo, cioè un salumiere, in Piazza presso il Bargello], inciampò l’Istrice nel med. che cadde, ed il fantino malamente percosse per terra, che quasi restò morto. Doppo la corsa fù portato allo Spedale. Caduta altra della Tartuca e perché. Furono primi l’Oca più volte, Montone, Lupa e Drago questi correndo il cavallo scosso della Tartuca alla seconda girata lo prese per la briglia, facendo da postiglione così lo tenne fino all’ultima girata, che si rifugiò al Corpo di Guardia temendo forse che i Tartuchini lo molestassero, ma essendo questi educati, e conoscendo bene il gioco, non si mossero. Ma il fare chiappare la Tartuca è tutto affare dell’ineducati Chiocciolini. Finalmente benché facesse molti sforzi il fantino dell’Oca non poté ottenere il premio, giacché la Bandiera la riportò la Contrada del Leocorno con il fantino d. Stecco d’Asinalunga, Contrada e cavallo alle prove non mai nominata. Molte nerbate nella sortita della mossa, e per tutte le girate. Bella fù la Carriera e Contrada vincitrice Leocorno. Il fantino dell’Oca alla sec.da girata dandoli fastidio lo zucchino se lo tolse dal capo e lo buttò via, onde fù assai bella la Carriera per gli aneddoti seguiti. Nomi dei fantini. Nomi delle Contrade e fantini. Lupa che si portò benino e corse sempre il fratello di Brandano [altri riportano Campanino al suo primo Palio]= Montone Niccoli= Torre il cognato di Brandano [in realtà fratello di Brandano, ossia Cicciolesso]= Giraffa Pescio= Leocorno Stecco= Drago Ghiozzo= Istrice Piaccina= Tartuca il Gobbo del Ciaja [non sono riportate: l’Oca con Buonino e la Selva con il figlio di Caino]. SS.ri del Brio per l’anno 1828. SS.ri Festaioli per l’anno 1828. Nob. SS.ri Commendatore Fra. Danielli Berlinghieri Ambasciatore per la Toscana a Parigi, Cav. Alfonso Landi, Cav Ant. Palmieri. N. B. Non fù più Berlinghieri, ma Vincenzo Maria Mori Baldini [nota a lato sin.]. SS.ri Presidenti alla mossa del 2 luglio 1827. I Mossieri destinati dal Magistrato Civico sono Nob. Sig. Giovanni Cosatti Casaloni, il quale diede la mossa, Sig. Antonio Mellini.

4 luglio. Palio in giro.
Ieri la Contrada del Leocorno fece la sua comparsa per la Città ricevendo le mance dai Protettori, Geniali sec. il consueto.