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- IL DIARIO SANESE DI ANTONIO FRANCESCO BANDINI -
“Notizie sulle Contrade e sul Palio (1785 – 1838)”
Trascrizione a cura di G. B. Barbarulli, Contrada della Tartuca, 2009




Agosto 1827
- OCA -






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26 luglio. Editto per la Ricorsa del Palio alla tonda del 16 Ago. p.o avvenire.
L’Editto della Comunità Civica porta che essendo venuta l’approvazione della Ricorsa del Palio alla tonda, questa è datata del 23 del corrente luglio, e viè tempo per portare l’istanza delle d. Contrade fino al 1 agosto futuro, e che il 2 sarà fatta l’estrazione di quelle Contrade che non corrono d’obbligo.

2 agosto. Sortita delle Contrade.
In questa mattina nelle Stanze della Comunità Civica è stata fatta l’estrazione delle Contrade per la Ricorsa del 16 del corrente agosto. Contrade che corrono d’obbligo Bruco – Selva – Oca – Torre – Chiocciola – Onda – Aquila. L’estratte sono l’appresso Leocorno – Civetta – Giraffa.

14 agosto. Scelta dei cavalli per la Corsa del 16.
Ieri sera secondo il consueto furono scelti i cavalli per la Corsa del 16 alla tonda nel Piazzone del Teatro con l’intervento dei SS.ri Deputati Ant.o Mellini e Giovanni Cosatti, siccome dei respettivi Capitani. Prove cattive alla tonda per tutti i tre giorni. In questa mattina prove alla tonda, conforme ieri sera doppo la scelta. O depende dai cattivi cavalli, fantini, o dalla poca terra caddero ieri sera, sono caduti questa mattina, vedremo questa sera. Cadute il 15, pure il 16 da mattina. Brandino nell’Onda è restato morto lui ed il cavallo [è probabile che Brandino fosse caduto per le prove, in quanto per il Palio l’Onda montò Piaccina e Brandino tornò a cavallo solo l’anno dopo].

16 agosto, S. Rocco Confessore. Non più Palio mediante il tempo piovoso.
Palio alla tonda nella Piazza del Campo, che viè intervenuto S. A. R. e I. e l’Arciduchessa. Non si fece più il Palio per l’acqua caduta, vento sciloccale, tuoni e ventigine, onde si dice rimesso a domane se sarà bel tempo.

17 agosto. Descrizione della festa fatta in quest’oggi nella Piazza Grande di Siena.
Finalmente quest’oggi siè corso il Palio doppo un giro assai lungo di carrozze, sonò le sei e fù ordinato che le stesse in N. 40 sortissero. S. A. R. e I. con la sua sorella al Corso ed al Casino per vedere la Corsa. Resa così libera la Piazza, poco doppo S. A. R. e I. con la sorella, con il treno di Palafrenieri avanti, il Cacciatore allo sportello ed altro a cavallo retro, a soli due cavalli, con altra carrozza dietro, fece due girate per la Piazza con molte acclamazioni del Popolo, e fatte le stesse si portò al Casino sotto il Trono, ma per altro come suo Padre affabile con tutti, parla con tutti i sessi. Direzione della festa, ed’ingresso delle Comparse in Piazza. Dato il segno dell’ingresso si vidde un plotone di Cavalleria a passo lento, la Banda di Poggibonsi di N. 24 con montura /che fà vergogna questa cosa di dovere ricorrere all’Estero per tale circostanza, non solo alla Città al Maestro della Banda nostra Ceracchini, che non vuole fare nulla ma il salario lo và a prendere/ In appresso Contrade con due bandiere, che una sola giocò al Casino, il vestiario analogo alli colori del vessillo, con il rispettivo cavallo, sopralasso il tutto ben montato. Il Carro della vittoria il tutto analogo alla circostanza, dietro trobi [trombi, ossia trombetti] ben vestiti, e tanti Alfieri con le bandiere delle Contrade che non avevano luogo alla Corsa, ed altro plutone di Cavalleria che serrava il corteggio. Vedasi avante a 134 il Programma, Madrigale e Sonetto, siccome i SS.ri Deputati destinati a questa festa. Terminato il giro della Piazza fù dato il segno perché si accostassero i cavalli e fantini al canape /quello che dava fuoco ai mortaretti era posto sopra un piccolo palco alla gavina/ s’accostarono al canape ed i nerbi gli furono dati dal Caporale rimpetto al Torrione Cerretani. La mossa fù un poco immatura e fù ben fatto perché i fantini cominciarono a fare le solite porcherie. L’Oca vinse con Buonino. Scappò l’Oca con Buonino, a S. Martino la Contrada del Leocorno, di poi alla seconda girata rubbò lo steccone la Giraffa con Campanino, ma questi essendoli caduto nell’occhi lo zucchino, perdendo tempo nel tirarselo su, sicché perse il Palio, e lo vinse l’Oca, non si tennero, ma si serbarono molto, ed il Gobbo [nella Selva] lavorò bene il Ghiozzo [nel Leocorno] perché il due luglio caduto che fù il d. Gobbo, il Ghiozzo gli afferrò il cavallo come si disse [v. l’episodio fra la Tartuca ed il Drago], fù un miracolo che niuno cadesse e che tutti girarono, gli ultimi furono Chiocciola e Civetta. Non vi fù alcuno sconcerto, che così il Pubblico gradì, essendoci, come si è detto, le LL. Altezze R e I, per godere della festa.

18 agosto. Varie macchine, animali, cavadenti inespecie quella del Berlingozzi.
Si fà vedere un daine con Crazzie [vedere un daino pagando alcune Crazie]. La famosa Carriera alla tonda, meccanismo del Sig. Berlingozzi sanese, che in dieci girate non vince mai il med., ma tutte le Contrade vincono, una per girata si vede voltare i cavalli alle rispettive girate, darsi le nerbate con un Grosso [pagando un Grosso ]. Viè uno spadaccino veneziano, ma credo che tutti abbiano concluso poco. Programma, Madrigale e Sonetto delle feste. Deputati alle feste d’agosto. Qui si nota il Programma delle feste da darsi, e già date posto in fine al presente libro al N. 23= Siccome il Madrigale al N. 24= Anche il Sonetto al N. 25=. I SS.ri di tal festa sono il Nob. Sig. Gio. Cosatti, e V. Antonio Mellini direttore delle Comparse, Carro.

20 d. Gite fatte da S. A. I. e R. nel poco spazio di tempo che è stato in Siena.
Il 16 agosto sortì S. A. I. e R. doppo le ore dieci si postò a vedere la stanza del Concistoro … Regali fatti da S. A. I. e R. . S. A. R. e I. fece dare al fantino dell’Oca Zecchini cinque, al Teatro Grande Zecchini venticinque, con altri regali.