Luglio 1807
- GIRAFFA -

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24 febbraio. Progetto di persona particolare per fare i colonnini in Piazza Grande di Siena, a sue spese. E’ stato fatto un progetto alla Comunità Civica di Siena, da Simon Pietro Cipriani d. Brandano, per se o chi nominerà, cioè di fare a spese di chè nominerà i colonnini torno torno la Piazza, in distanza dall’uno all’altro B.a 8=, alti B.a 2.1/3, di travertino ben scarpellato. E pulito a guisa di porvi in fine di esso con fiore, e ve ne vogliono N. 72. Approvato l’ornato pred. dalla Magistratura sud., per mezzo del Capo M.o Sig. Gaetano Tonini si daranno parte dei denari per cavare il travertino, e finiti che saranno il numero di dd. colonnini, si porrà mano, terminata l’opera Simon Pietro Cipriani indicherà il soggetto che ha fatto la spesa, di conseguenza vedremo se sarà questo progetto adottato da d. Comunità Civica, e si dirà l’occorrente in seguito.
27 maggio. Primi colonnini venuti a Siena per la Piazza Grande. Ieri sera provenienti dalle cave di travertino delle Serre a Rapolano arrivarono in Siena 9 colonnini, furono posti in Piazza, dalla parte della Casa Cerretani, e sono l’avvio di quelli che devono essere posti torno la Piazza, come si accennò, a spese di un particolare.
4 giugno. Corsa del Palio del 2 luglio 1807. Affissa tavoletta alla Porta Comunicativa, la quale fà sapere al Pubblico che S. M. la Regina Reggente con suo Rescritto del 23 maggio siè degnata approvare la Corsa del futuro 2 luglio, onde la Comunità Civica fà sapere alle Contrade esservi tempo tutto il 16 giugno a fare la respettiva istanza per la tratta che si deve fare delle Contrade che non corrono.
13 giugno. Fanatismo nelle Contrade per l’elezione del Capitano. In quest’anno il fanatismo ha regnato assai nel fare i soliti Consigli alle Contrade per eleggere il Capitano, ed’altre cariche, che molte di esse essendo ricorse al Capitano del Popolo per la regolarità dell’affare questo ha mandato il Cancelliere Concistoriale, con donzello, e Sodati ad assistere alli Consigli, e per prevenire qualunque chiasso e tumulto, e perché il d. Consiglio passasse con la regolarità voluta dalli Statuti in tale oggetto fissati in antico.
17 d. Tratta delle tre Contrade che non corrono d’obbligo. In questa mattina raduno della Comunità Civica per gli affari ordinari, e per la tratta delle Contrade, che sono sortite Drago, Leo, e Chiocciola. Quelle poi che corrono d’obbligo sono cioè Lupa, Civetta [in realtà correva la Selva, v. in seguito], Bruco, Torre, Istrice, Aquila, Giraffa.
29 giugno. Si danno i cavalli. La sera si danno alla Porta della Comunità Civica i cavalli per la Corsa del 2 del prossimo luglio. Alle dieci Contrade che tocca in quest’anno correre.
P.mo luglio. Prove ieri non fatte, in questa mattina fatte alle ore 11. Ieri sera mediante il tempo piovoso non furono fatte le prove, ed in questa mattina dalle ore 9 e più, sono state trasferite alle ore undici, per causa d’acqua e di fango. Ed’a dd. ore undici sono state fatte dd. prove.
2 luglio. La mattina senza prove. In questa mattina non si sono fatte le prove dei cavalli mediante il tempo piovoso e chi sà se oggi si farà il Palio. Non si è fatto il Palio alla tonda. Per causa del tempo in quest’oggi non siè fatto il Palio, ma alle ore sei e 1/2 la prova, ed è riuscita alquanto garosa. SS.ri del Palio del 1807. I SS.ri del Palio di quest’anno sono i Nobili SS.ri Filippo Placidi, Patrizio del Testa Piccolomini, Luigi Dei. SS.ri del Palio del 1808. Nobili SS.ri del Palio del 1808 in questa sera estratti nella Collegiata di Provenzano Senatore Claudio Sergardi, Francesco Buonsignori, Giuseppe Citerni.
3 luglio. Prove dei cavalli non fatte. Non sono state fatte le prove dei cavalli alla tonda in questa mattina mediante il tempo acquoso.
4 luglio. Anedotti del Palio, colla Contrada della Giraffa vincitrice. L’anedotti del Palio di ieri furono gli appresso cioè la mossa andò ragionevolmente essendo Giudici della med. i Nobili SS.ri Cav. Antonio Vivarelli ed Anton Vincenzio del Taja e Filippo Faiticher mossiere. Sortì dal canape prima la Chiocciola, poi passò avanti la Lupa perché aveva un cavallo spalcante [?], ma cadendoli di fianco sotto il Casino la seconda girata, si vantaggiò la Giraffa, mediante che fù tenuto il Bruco da Leocorno, e l’Aquila dalla Selva, sicché d. Giraffa passata che fù avanti, e la Chiocciola gli stasse dietro, siccome la Lupa, non ostante la Giraffa badò a sé, e vinse il Palio, con il fantino di Belforte chiamato Antonio il Beccamorto, detto il Botto [con Botto altri indicano Agostino Rocchi che, come il fratello di cui non si conosce il nome, era originario di Belforte] per sopra nome, non essendo nominato né il cavallo, né d.o fantino. Vettura pagata dalla Comunità Civica per non fatta la Corsa il 2 luglio. Per il giorno di più che le dieci Contrade hanno dovuto tenere il cavallo, mediante che il dì 2 luglio fù tempo piovoso, la Comunità Civica ha passate a d. Contrade Lire quaranta per la sud. vettura. Giro del Palio, pranzo del fantino. Pranzi delle Contrade. In questa mattina secondo il solito giro del Palio colla Contrada vincitrice cioè Giraffa, ed’a mezzo dì Gran Pranzo, a spese del fantino, e Domenica pranzo di tutte e dieci le Contrade, a spese dei Capitani secondo il consueto.
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